Per il presidente dell’Autorità dell’energia «i prezzi all’ingrosso del gas evidenziano un mercato che ha preso sul serio lo sforzo europeo di diversificazione e di consolidamento delle infrastrutture», insieme alle temperature miti e al calo dei consumi scesi del 13 per cento
Cala drasticamente la bolletta dell’energia elettrica: con il forte calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia in tutela nel II trimestre del 2023 si riduce del 55,3 per cento.
Confermato, come previsto dall’ultimo decreto bollette, il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15 mila euro. Gli oneri generali di sistema, sempre come deciso dal governo, vengono invece riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche.
Il prezzo del gas
Il prezzo del metano ha guidato la riduzione. L’andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all’ingrosso del gas in deciso calo nel trimestre in corso, influenzate da diversi fattori: una domanda europea in riduzione (meno 13 per cento nel 2022 rispetto al 2021), una ripresa contenuta della domanda asiatica di Gnl, la ripresa operatività o nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e di rigassificazione in Europa.
Le temperature miti dell’inverno 2022-2023 hanno favorito un limitato utilizzo degli stoccaggi europei (a metà marzo ancora pieni al 57 per cento circa della loro capacità) e i prezzi a termine indicano condizioni meno tese per l’equilibrio di domanda e offerta del gas nel secondo trimestre del 2023.
«Siamo in un passaggio nuovo e per un verso ancora delicato di questa lunghissima crisi – afferma il presidente di Arera, Stefano Besseghini –. I prezzi all’ingrosso del gas evidenziano un mercato che ha preso sul serio lo sforzo europeo di diversificazione e di consolidamento delle infrastrutture. I segnali li vediamo velocemente trasferiti anche ai consumatori finali, anche grazie ad un impianto regolatorio che funziona. Non dobbiamo però perdere la focalizzazione sugli impegni presi e sull’implementazione delle scelte fatte».
La bolletta elettrica
La crescita dei prezzi all’ingrosso nell’ultimo anno e il loro mantenersi comunque su livelli elevati, si riflette ancora sulla spesa complessiva. In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo nell'anno scorrevole compreso tra il 1° luglio 2022 e il 30 giugno 2023 sarà di circa 1.267 euro, in crescita 33,7 per cento rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1° luglio 2021- 30 giugno 2022).
I bonus restano centrali, e vengono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano un Isee valido nel corso del 2023 ed entro la soglia di 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose).
A quanto riporta l’Arera, a seguito della riattivazione, cresce del 6,3 per cento la spesa per gli oneri. Rimaste invariate le tariffe di rete regolate: trasporto, distribuzione e misura.
Il metano
Per quanto riguarda il gas invece, nei prossimi tre mesi verranno ancora azzerati gli oneri, e si conferma la riduzione Iva sulla gestione calore, sul teleriscaldamento e sul gas, al 5 per cento. Sempre per il gas viene tuttavia verrà gradualmente ridimensionata e poi azzerato lo sconto sulla componente tariffaria UG2, relativa ai costi di commercializzazione. Uno sconto introdotto da aprile dello scorso anno da Arera e applicata ai consumi fino a 5.000 smc/anno, come possono essere quelli delle famiglie.
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