09 febbraio 2021 • 09:35Aggiornato, 10 marzo 2021 • 15:24
La transizione dal capitalismo famigliare in Germania si avvale del modello del doppio consiglio di amministrazione, di cui solo uno esecutivo: un modo per salvare la famiglia propietaria da se stessa.
Negli Stati Uniti il timore del potere dei grandi privati ha invece aperto alle public company. In Italia non abbiamo né l’uno, né l’altro. La riforma Draghi non è riuscita a cambiare il capitalismo italiano.
Le privatizzazioni fatte per superare l’inefficienza dell’impresa pubblica hanno confermato tutti i limiti della grande impresa privata. Ora è il momento di una scelta.
Economista italiano e Professore di Politica Economica presso l'Università degli Studi di Siena dove è anche Direttore del dottorato di ricerca in Economia e Presidente della Scuola di Specializzazione S. Chiara. Insegna anche all'Università dell'Europa centrale di Budapest. Ha ottenuto il dottorato di ricerca presso l'Università di Cambridge, dove è stato docente universitario e fellow del Pembroke College. È autore della monografia Work and Welfare in Economic Theory e di numerosi articoli incentrati sul diritto e l'economia, l'economia dell'organizzazione, la bioenomia, il nazionalismo e la globalizzazione, i diritti di proprietà intellettuale e l'attuale crisi economica.