Mirafiori respira con l’arrivo di una nuova produzione, ma l’attendono altri due anni di apnea totale. È questo l’esito dell’incontro a Torino tra l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares e i rappresentanti dei sindacati di categoria. La 500 ibrida verrà prodotta nello stabilimento torinese, che al momento ha attive solo le linee di produzione della 500 elettrica e della Maserati Levante, entrambe a corto di richieste, ma solo a partire dal 2026. La fine di Mirafiori è dunque rimandata, ma le difficoltà della fabbrica torinese non sono certo finite.

L’annuncio

L’annuncio di Tavares era atteso da giorni, e il manager franco-portoghese ha atteso il tavolo con i sindacati per ufficializzarlo: la nuova produzione a Mirafiori, richiesta a gran voce dai lavoratori e condizione necessaria per la sopravvivenza dello storico stabilimento torinese, è arrivata, ma diventerà effettiva solo tra due anni: serviranno quindi soluzioni transitorie per garantire almeno in parte i livelli di produzione dello stabilimento, che è rimasto chiuso per un mese a causa anche delle poche vendite dei modelli, con i dipendenti in cassa integrazione dall’inizio dell’anno, e lo saranno almeno fino al 4 agosto.

Nelle scorse settimane si è parlato delle vetture elettriche cinesi Leapmotor, ma già dopo un primo annuncio sono state dirottate verso gli stabilimenti polacchi. Un altro annuncio dell’amministratore delegato di Stellantis è stato quello della convocazione mensile di un tavolo di confronto con i rappresentanti sindacali, per tenerli al corrente del futuro incerto della fabbrica. Una mossa apprezzata dal segretario nazionale della Fiom-Cgil Samuele Lodi, responsabile del settore automotive, che però non ha mancato di sottolineare la necessità di un’iniziativa decisa da parte dei vertici aziendali da qui al 2026: «È stato un incontro positivo dal punto di vista della partecipazione, ma sul piano degli aspetti industriali e produttivi siamo ancora in una situazione di completa indeterminatezza». Mirafiori vede la luce in fondo al tunnel, ma la strada per il rilancio è ancora lunga

La stoccata a Urso

Tavares poi non si è lasciato sfuggire una frecciata al governo italiano, in particolare al ministro delle Imprese Adolfo Urso, che aveva imposto la ridenominazione dell’Alfa Romeo Milano (poi diventata Junior), invocando la tutela dell’italianità e l’abuso dell’italian sounding, dato che il nuovo modello di Suv verrà prodotto in Polonia, nello stabilimento Stellantis di Tychy. «Il governo greco è molto felice che chiamiamo la nuova Lancia Ypsilon», ha dichiarato in maniera sarcastica l’amministratore delegato, in occasione della presentazione del nuovo modello dell’utilitaria del marchio Lancia, avvenuta sempre nella giornata di ieri a Torino, alle Officine Grandi Riparazioni. «Siamo qui per mostrare il rilancio di questo grande marchio: andiamo avanti nonostante gli ostacoli e le critiche», ha detto Tavares.

Il nodo degli incentivi

L’incontro tra Tavares e i sindacati arriva a 48 ore di distanza dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sugli incentivi statali per l’acquisto di veicoli meno inquinanti, dai quali l’Ad di Stellantis a più riprese ha fatto dipendere i nuovi investimenti del gruppo in Italia.

Il governo ha messo a disposizione un miliardo di euro per l’acquisto di nuove auto, e sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy si legge che “la nuova piattaforma Ecobonus per il servizio di prenotazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti, sarà attiva dalle ore 10 del prossimo 3 giugno”. A partire quindi da lunedì prossimo - sempre sul sito del ministero - saranno resi disponibili i moduli per chiedere il bonus, insieme alle tabelle che riportano i criteri di attribuzione dei contributi.

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