- Il 27 dicembre 2021 Ita Airways ha sottoscritto una partenrship con una piattaforma turistica che si chiama True Italian Experience (Tie), ha la sede in un piccolo paese dell’Emilia e un capitale di 50 mila euro.
- La compagnia aerea pubblica si è impegnata a versare a Tie 300 mila euro al mese. Tie dovrebbe convogliare i suoi clienti sugli aerei di Ita, ma fino a questo momento il numero di passeggeri paganti procacciati dalla piattaforma è irrisorio e i dati non vengono forniti.
- Il contratto prevede una seconda tranche di pagamenti di Ita a favore di Tie del valore di 10 milioni e 250 mila euro per gli anni dal 2023 al 2025 equivalenti a una rata mensile di quasi 285 mila euro.
Ita, la compagnia aerea fatta nascere da una costola di Alitalia, è messa così male che fatica a trovare un compratore anche se il prezzo di vendita è ormai ridotto a livello di un saldo. Detenuta al 100 per cento dal ministero dell’Economia, ora guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti, la giovane azienda pubblica non rinuncia però al marchio di fabbrica che l’ha contraddistinta fin dalle origini: la prodigalità.
Ita spende e spande milioni e milioni di euro in iniziative dal ritorno economico assai dubbio, quattrini non suoi, ma dei contribuenti. Senza le sovvenzioni statali la società di Fiumicino non camperebbe un minuto perché perde un’enormità di soldi, oltre un milione di euro al giorno, proprio come ai tempi in cui si chiamava Alitalia.
L’ultima Profusione di denaro pubblico che Domani ha scoperto si chiama True Italian Experience (Tie), una piccola Piattaforma on line emiliana per la promozione del turismo italiano nel mondo.
Tie si trova nell’invidiabile circostanza di essere remunerata da Ita mese dopo mese con centinaia di migliaia di euro in cambio di ben poco.
Pioggia di soldi
In base a un contratto firmato il 27 dicembre 2021, ancora in un periodo buio del turismo mondiale, a causa del Covid, Ita ha sborsato favore di Tie 4 milioni e 505 mila euro fino alla fine dell’anno passato. Così suddivisi: 901 mila euro per le attività svolte nel 2021, cioè per appena cinque giorni, ultimo dell’anno incluso.
Il resto, pari a 3 milioni e 604 mila euro suddivisi in dodici rate mensili di 303.333,33 euro più Iva fino alla fine del 2022.
Il contratto prevede anche un secondo tempo e una nuova elargizione elargizione: altri 10 milioni e 250.400 euro per il periodo 2023-2024-2025 frazionati in 36 rate mensili di 284.733,33 euro più Iva.
In cambio di questa pioggia di soldi la piattaforma Tie dovrebbe incrementare il turismo mondiale verso l’Italia impegnandosi a convogliare i viaggiatori sugli aerei di Ita.
Il senso dell’affare tra Ita e Tie dovrebbe essere proprio questo: la compagnia aerea ha acquistato l’esclusiva di Tie, cioè si è assicurata che tutti i clienti della piattaforma turistica usino solo aerei Ita per spostarsi in volo da una parte all’altra del globo verso l’Italia. Da parte sua Tie dovrebbe procacciare i viaggiatori alimentando così i ricavi della compagnia di Fiumicino.
Quanti turisti?
A Domani risulta però che finora i clienti fatti salire sugli aerei di Ita grazie al lavoro di incentivazione di Tie sono uno sparuto manipolo, irrisorio dal punto di vista degli incassi. A richiesta Ita non ha fornito a Domani alcun dato sui passeggeri paganti derivanti dall’accordo con Tie, dopo essersi rivolta per avere le informazioni alla stessa società.
Con ottimismo, i dirigenti della compagnia con una mano rilanciano facendo sapere che «nel periodo di piano True Italian Experience prevede di trasportare sul territorio italiano un totale di oltre 600 mila passeggeri». Ma con l’altra frenano annunciando una prudente marcia indietro.
Dopo aver magnificato a maggio l’accordo con Tie come una svolta straordinaria nel corso di una cerimonia con il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la dirigente Pd Paola De Micheli, ex ministro dei Trasporti, e il ministro del Turismo di allora, Massimo Garavaglia, appena sette mesi dopo fanno sapere a Domani che hanno intenzione di «rinegoziare la partnership».
I due fronti dell’affare
I protagonisti di questa storia sono due: Fabio Lazzerini da parte di Ita e Giovanni Prandi per Tie. I due hanno molti punti in comune. Lazzerini è l’amministratore delegato della compagnia, un manager con un curriculum pieno di esperienze nel settore del turismo, compresa quella di amministratore dell’Ente nazionale del turismo (Enit), altra azienda pubblica malata cronica, ma dalle spese facili. In più Lazzerini si è procurato molti agganci con la politica, soprattutto il Pd lato Dario Franceschini, ex vice segretario del partito e ministro del Turismo.
Prandi è l’amministratore di Tie, un personaggio poliedrico, capace di saltare dall’imprenditoria tessile alla consulenza aziendale con la Figc, la federazione del calcio, dal turismo all’editoria con una radio, Radio Bruno.
Anche lui orbita nell’area del centrosinistra: il segretario della Cgil, Maurizio Landini, appena insediato e dopo aver fatto fuori lo storico portavoce, Massimo Gibelli, per fare comunicazione si è affidato ad Assist Group, una struttura di Prandi, definito dai giornali un «amico del segretario» sindacale.
A giugno del 2020, Prandi ha fondato True Italian Experience, piattaforma per la promozione on line del turismo italiano con un capitale sociale di 50 mila euro e sede a San Polo d’Enza, un comune di 6 mila abitanti in provincia di Reggio Emilia. Appena un anno e mezzo dopo Prandi ha fatto il grande salto con Ita e Lazzerini.
Nella giostra dei potenziali acquirenti che si affacciano su Ita e scappano o sono indotti a fuggire, ora è il turno di Lufthansa. Per mettere le mani sul grande mercato italiano dei voli la grande compagnia tedesca è disposta a tirar fuori tra i 200 e i 300 milioni di euro per il 40 per cento del capitale di Ita. Una cifra modesta, forse un affare per Lufthansa che, però, continua a tergiversare.
Dicono che i tedeschi siano preoccupati per la polvere nascosta sotto i tappeti di Ita, come questa strana storia di Tie o come quella appena avviata che riguarda alcuni dirigenti licenziati da Lazzerini, per i quali in ballo ci sono indennizzi multimilionari.
Diritto di replica
Gentile direttore,
in merito all’articolo “Le strane spese di Ita Airways per la start up dei misteri” pubblicato in data 26 gennaio 2023 sul vostro quotidiano, ci preme specificare la nostra posizione in merito. True Italian Experience è una azienda italiana che nasce con l’obiettivo di promuovere il nostro paese e fornire ai turisti, stranieri in particolare, esperienze di viaggio esclusive del nostro paese.
Abbiamo iniziato a lavorarci nel 2017 per creare un sistema avanzato, fatto di esperienze italiane poco conosciute ed esclusive, che potesse dialogare con tutti i sistemi operativi del turismo nel mondo. Nel giugno del 2020 in piena pandemia, che ha di fatto azzerato tutto il business del turismo in Italia e nel mondo, è stata fondata l’azienda che ad oggi conta 29 unità tra dipendenti e collaboratori, 2 sedi operative, un’infrastruttura informatica su tutto il territorio europeo. Nel 2021 e nel 2022 sono stati siglati accordi con partner istituzionali e aziende che ad oggi rendono True Italian Experience uno dei pochi progetti di sistema per il nostro Paese,
nell’ambito turistico. La visibilità di ITA Airways come partner è iniziata ad ottobre 2021, in concomitanza del lancio della prima Piattaforma ispirazionale e promozionale di TIE. Il contratto con ITA Airways è stato firmato il giorno 27 dicembre 2021 e l’importo indicato (901 mila euro) non è altro che una parametrizzazione del totale biennale sugli effettivi mesi online nel 2021 (e non sui cinque giorni come riportato). All’interno dell’articolo si omette, tra l’altro, che l’oggetto del contratto non è unicamente l’acquisto dell’esclusiva da parte di ITA Airways su TIE (che non può prevedere di operare vendite con altre compagnie aeree), ma anche: a) l’acquisto della licenza di utilizzo della Piattaforma sviluppata e registrata da TIE; b) la licenza di utilizzo dei marchi; c) la licenza su ogni diritto di proprietà industriale e intellettuale di TIE sui contenuti, sui format e sui materiali promozionali, video, immagini e prodotti televisivi; d) il beneficio di utilizzo dei dati dei clienti e relativa profilazione per l’uso – ove consentito dalla legge – ai fini di marketing e di creazione di offerte mirate per i clienti stessi.
In buona sostanza la possibilità di avere un rapporto diretto con tutti gli utenti ed i clienti di True Italian Experience presenti e futuri. Utenti che da mesi hanno iniziato a frequentare l’ecosistema digitale di TIE che si basa su 6 piattaforme, delle quali alcune utilizzabili direttamente dal consumatore: a) Una piattaforma ispirazionale di promozione con un concept creativo registrato (21/02550®): conta 1.440 video promozionali del territorio italiano che rappresentano una parte delle esperienze possibili (12.960 totali nel periodo di piano) e si basa su tecnologie proprietarie sviluppate da TIE (tra le quali si cita la MSUF©) che consentono la ricerca per passione e la profilazione dell’utente sulla base di una serie di parametri (tra i quali gli interessi, i video visualizzati, la durata di ciascuna visualizzazione, la geolocalizzazione, la regione di riferimento dei contenuti visualizzati). b) Una piattaforma di prenotazione con alla base un motore su tecnologia internazionale in licenza, sul quale TIE ha sviluppato ed applicato differenti livelli tecnologici (TIEHUB©) che garantiscono tra le altre funzionalità la raccolta e la profilazione dei dati sull’intero processo di navigazione e prenotazione, la digitalizzazione della filiera esperienziale ed elevati standard di sicurezza. Stiamo lavorando per permettere agli utenti di avere, oltre alle 4.153 in essere all’interno dell’ecosistema di True Italian Experience, un totale di più di 15 mila esperienze esclusive da
vivere sul territorio italiano. Una scelta ad oggi tra 148.925 hotel all’interno di 1.247 pacchetti viaggio preconfigurati e la possibilità di costruire il pacchetto in autonomia sulla base delle proprie passioni e dei propri interessi di viaggio.
La conformazione di medio/lungo periodo del progetto TIE e delle Partnership, a partire dal lancio delle attività ha visto l’apertura e lo sviluppo di tavoli in 9 diversi paesi, per il coinvolgimento ad oggi di 2.148 punti vendita per arrivare a regime ad avere oltre 18.000 punti
vendita all’interno del network. Il piano di sviluppo è in continua espansione, prevedendo l’apertura di 15 differenti mercati, oltre ai 9 già esistenti, potenziando il network commerciale di agenzie viaggi e tour operator, sviluppando nuove tecnologie da applicare alle piattaforme, lanciando nuovi portali nel corso dei prossimi mesi, amplificando le attività di promozione su tutti i canali del network di True Italian Experience, ivi inclusi i touchpoint del partner.
È utile precisare che, come da piano, il progetto sta seguendo le fasi previste per il suo sviluppo: a) individuazione delle esperienze, ideazione del prodotto e contrattualizzazione; b) individuazione del target dei potenziali clienti e profilazione degli utenti attivi
nell’ecosistema; c) definizione degli accordi con la rete commerciale nazionale ed internazionale di agenzie e punti vendita;
d) implementazione e sviluppo di nuove tecnologie sulle piattaforme esistenti e sulle nuove piattaforme commerciali in divenire.
L’ecosistema di comunicazione di True Italian Experience ha registrato sino ad ora, attraverso tutte le sue piattaforme, 2,624 milioni di utenti, 5,916 milioni di interazioni e 182,6 mila ricerche per interessi. In parallelo le attività sviluppate hanno portato benefici alla Compagnia di bandiera.
Dalle analisi delle vendite sul segmento Trade internazionale nel secondo semestre 2022, si stima che una quota parte (pari a 36,4 milioni, derivanti da 106.547 passeggeri/tratta) dei ricavi di ITA Airways sia conseguenza direttamente collegabile alle attività commerciali e di promozione attuate da True Italian Experience a beneficio del brand e della Compagnia di bandiera all’interno del network commerciale e dei punti vendita. La Partnership tra ITA Airways e True Italian Experience ha una conformazione di medio/lungo periodo e si sviluppa parallelamente al piano industriale di ITA Airways in termini di apertura rotte, mercati di riferimento e copertura con aeromobili. Nel periodo di piano, come indicato, True Italian Experience prevede, per quanto riguarda ITA, di trasportare sul territorio italiano un totale di oltre 550 mila passeggeri/tratta e di riconoscere ad ITA una percentuale su ogni pacchetto venduto e su ogni attività promozionale nell’ecosistema di TIE (variabile sulla base di parametri fissati, che la valorizzano dal 2% sino al 30%) costituendo una nuova linea di ricavo per il futuro della Compagnia.
Ci preme precisare alcune informazioni per i suoi lettori non indicate correttamente nell’articolo: a) Il capitale sociale di TrueItalian Experience s.r.l. è pari a 1.000.000 € i.v. e non 50.000€. b) Giovanni Prandi è il Presidente di True Italian Experience, mentre l’Amministratore Delegato e Vice Presidente è il dott. Maurizio Rota.
c) Giovanni Prandi non ha mai operato nell’imprenditoria tessile, così come non è coinvolto nell’editoria radiofonica attraverso Radio Bruno (il cui fondatore è un imprenditore omonimo).
Per concludere, non si tratta di un “grande salto con ITA appena un anno e mezzo dopo” come citato nell’articolo, ma di investimenti privati ad oggi arrivati a 9,2 milioni di euro ed iniziati quando ITA Airways non esisteva ancora – in un contesto macroeconomico completamente sfavorevole – che hanno creato un’azienda solida.
Tanto vi dovevamo.
Trueitalian Experience Srl
Risponde Daniele Martini
La lettera di True Italian Experience (Tie) contiene molti dati, ma non quello semplice e fondamentale più volte da me chiesto prima di scrivere l’articolo sugli strani rapporti tra la stessa Tie e Ita airways.Il dato richiesto è: quanti sono i viaggiatori che hanno comprato un biglietto Ita grazie all’intermediazione di Tie? Questo numero resta un mistero. Prendo atto che la società è stata ricapitalizzata fino a un milione di euro, ma nel primo contratto tra Ita e Tie era indicato un capitale sociale di 50 mila euro. E infine mi scuso con il presidente per l’involontario scambio di persona con l’editore di Radio Bruno.
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