La Russia chiude un altro po’ il rubinetto del gas di Nord Stream 1 portando i flussi al 20 per cento, la motivazione sarebbe il guasto di una turbina. Eni riferisce di un calo di circa il 20 per cento l’Italia: «Lo ha comunicato Gazprom»
La Russia chiude ancora il rubinetto del gas di Nord Stream 1 e calano le forniture anche in Italia, i prezzi invece salgono.
La compagnia nei giorni scorsi ha annunciato che a partire da mercoledì 27 luglio il flusso del gasdotto che collega Russia e Germania attraverso il mar Baltico scenderà al 20 per cento della capacità totale, ovvero 33 milioni di metri cubi al giorno. Le forniture erano già solo del 40 per cento rispetto alla capacità massima dopo i lavori di manutenzione che si sono conclusi il 21 luglio.
Ad anticipare la nuova chiusura era stato lo stesso Vladimir Putin. Per il ministero dell’Economia tedesco il problema tecnico è solo una scusa per giocare sul metano: «Abbiamo preso nota dell'annuncio», ha dichiarato in un comunicato nei giorni scorsi, «secondo le nostre informazioni, però non c’è alcuna ragione tecnica che giustifichi una riduzione delle forniture».
I prezzi
Puntuale, si registra così un ulteriore netto aumento il prezzo del gas alla Borsa di Amsterdam. Il contratto con scadenza ad agosto, sul Ttf, ha toccato in avvio di giornata nuovi record salendo fino a 225 euro al Mwh, in rialzo del 12 per cento rispetto alla precedente chiusura.
Le forniture a Eni
L’Italia riceve il metano russo a Travisio da due rotte, quella che passa sotto l’Ucraina e quella che dal Nord Stream 1 attraversa l’Austria e la Repubblica Ceca fino all’Italia e visto questo collegamento, anche per l’Italia si sono avute ancora una volta riduzioni. «Gazprom ha comunicato per la giornata di oggi la consegna di volumi di gas pari a circa 27 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 34 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi» si legge sul sito del Cane a sei zampe. Eni che non comunica più le quantità giornaliere richieste ed effettivamente consegnate sul suo sito web, si è riservata di avvisare qualora ci fossero però cali nei volumi rispetto ai giorni precedenti.
E anche oggi è comparsi l’annuncio: «Eni si riserva di comunicare eventuali aggiornamenti nel caso in cui vi fossero ulteriori variazioni significative nelle quantità in consegna comunicate da Gazprom», si legge nella comunicazione. Il taglio è diventato operativo il giorno dopo in cui i paesi dell’Unione europea si sono accordati per un taglio dei consumi.
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