Con l’entrata in vigore oggi in Italia del ddl che ratifica l’accordo di adesione di Svezia e Finlandia alla Nato sono ufficialmente 23 i paesi che hanno già ratificato l’accordo. Ne mancano solo sette, ma fra di loro c’è anche la Turchia
È entrato in vigore oggi in Italia, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, il ddl di ratifica ed esecuzione dei protocolli sull’adesione della Finlandia e della Svezia alla Nato, protocolli approvati a Bruxelles il 5 luglio 2022. Nelle ultime settimane anche il parlamento federale degli Stati Uniti e il parlamento francese hanno ratificato i protocolli, raggiungendo la quota di 23 su 30 paesi Nato che hanno già completato la pratica.
All’appello mancano ancora Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Portogallo, Slovacchia, Spagna e, soprattutto, Turchia, che si preannuncia essere lo scoglio più difficile. C’è infatti il rischio che Ankara decida di congelare il processo, usando come giustificazione l’atteggiamento permissivo dei due paesi scandinavi verso il Partito dei lavoratori del kurdistan (Pkk) e dei suoi alleati. Una leva che potrebbe essere impiegata per ottenere ulteriori concessioni da parte degli alleati Nato.
Gli accordi traballanti con la Turchia
Il 29 giugno, in previsione della richiesta formale dell’entrata dei due paesi scandinavi nel patto militare atlantico, era stato firmato un accordo a Madrid tra i ministri degli Esteri di Turchia, Svezia e Finlandia. Nell’accordo che sembrava aver convinto Erdogan, i governi dei due paesi del nord avevano sottoscritto un impegno maggiore nel contrastare gli oppositori curdi presenti nel loro territorio. Inoltre era stata accettata la fine delle restrizioni per la vendita di armi alla Turchia.
L’accordo però è già stato messo in discussione da Erdogan e la possibilità di bloccare o rallentare l’adesione dei due paesi rimane un’arma molto forte nelle mani del presidente turco che sembra ancora intenzionato ad usarla per avere vantaggi in politica internazionale.
Un’adesione in tempi record
Se però i sette paesi ratificassero nelle prossime settimane i protocolli, si tratterebbe di un’adesione in tempi record. Sarebbe bastato poco più di un mese, rispetto alla media di un anno. L’ultimo paese che ha aderito è stata la Macedonia del nord nel 2020. Con Svezia e Finlandia la Nato raggiungerebbe i 32 paesi in totale.
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