Arriva anche in Senato il via libera alla ratifica dell’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. È così completato il processo di ratifica dell’allargamento dell’alleanza
Via libera anche al Senato per la ratifica dell’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, con 13 voti contrari. Il parlamento è riuscito a concludere il processo prima della pausa estiva, diversamente da come era sembrato inizialmente. L’approvazione definitiva arriva nello stesso giorno in cui votano anche i senati di Francia e Stati Uniti.
Altri 20 paesi hanno già approvato l’adesione della richiesta che i due paesi scandinavi hanno presentato a fine giugno. Dopo una serie di tensioni con la Turchia, con cui Helsinki e Stoccolma hanno accettato di collaborare per quanto riguarda l’estradizione di persone legate all’opposizione anti-Erdogan, adesso il processo di approvazione dell’adesione sta procedendo speditamente.
La richiesta
I due paesi nordici avevano abbandonato la loro neutralità storica dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin aveva minacciato conseguenze se avessero deciso di aderire alla Nato, ma Svezia e Finlandia non si sono fatte intimorire.
Per rendere definitivo l’allargamento dell’Alleanza atlantica serve la ratifica da parte di tutti i trenta stati membri. In genere per completare il processo ci vuole un anno, ma sembra che in questo caso i paesi membri abbiano deciso di accelerare i tempi.
La ratifica italiana
In Italia, il governo ha presentato richiesta di accorciare i tempi al parlamento, che in genere diluisce la trattazione di questo tipo di tematiche in sessanta giorni. In questo modo, l’approvazione è stata piuttosto veloce. Non ci sono state opposizioni di sorta. Nonostante l’annuncio di Matteo Salvini, che all’indomani della presentazione della richiesta aveva spiegato che «non è il momento» di un allargamento della Nato che corresse il rischio di provocare Putin, la ratifica è stata approvata ad ampia maggioranza alla Camera.
Non ha potuto fermare il processo neanche il presidente leghista del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che aveva chiesto di sospendere la ratifica per fare pressione sulla Wärtsilä, l’azienda finlandese che ha sta valutando di lasciare senza lavoro 450 persone a Trieste.
Il deputato di Italia viva Luciano Nobili, polemizzando sull’accordo elettorale appena concluso tra il segretario del Pd Enrico Letta e il leader di Azione Carlo Calenda, ha segnalato il voto contrario alla ratifica di Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, in un tweet. La critica di Nobili è diretta contro Calenda: «Come fanno Pd e Azione ad allearsi con i nemici della Nato, di Draghi, dell’Europa?»
Approvazione per la ratifica invece da parte di Giorgia Meloni, che si sta presentando come garanzia dell’atlantismo della sua coalizione di centrodestra. Il posizionamento è messo a rischio dai ripetuti contatti con Mosca di Matteo Salvini. «Di fronte all’aggressione russa contro l’Ucraina, il rafforzamento del fronte europeo dell’Alleanza è un passaggio importante che può fungere da deterrente a nuove minacce russe».
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