Tra i licenziati figurano 1515 assistenti di volo, 293 piloti, 280 personale di staff, 111 addetti alla manutenzione e 469 persone che lavorano a terra. A mantenere il posto di lavoro saranno 172 dipendenti che serviranno per l’ultima fase di liquidazione dell’azienda
Alitalia e Alitalia Cityliner, entrambe società in amministrazione straordinaria, hanno annunciato ai sindacati «l’avvio di una procedura che determina, suo malgrado, licenziamenti per riduzione di personale». In totale sono 2668 le persone che attualmente si trovano in cassa integrazione a zero ore in Alitalia che perderanno il posto di lavoro, alle quali si sommano 55 dipendenti della compagnia regionale Alitalia Cityliner.
Tra i licenziati figurano 1515 assistenti di volo, 293 piloti, 280 personale di staff, 111 addetti alla manutenzione e 469 persone che lavorano a terra.
A mantenere il posto di lavoro saranno 172 dipendenti che serviranno per l’ultima fase di liquidazione dell’azienda.
La lettera
Alitalia «è impossibilitata al reimpiego dei lavoratori attualmente sospesi in cassa integrazione» si legge nella lettera. Si è «determinata una situazione di eccedenza di personale». Una situazione insostenibile secondo l’azienda «sebbene non siano stati ultimati i processi di ricollocazione».
«Allo stato nessun ulteriore strumento di legge o adottabile in via negoziale» per «limitare le conseguenze sul piano sociale». «Le condizioni dell’azienda non consentono altresì l’attuazione di interventi di altro genere sull’utilizzazione del personale mediante ricorso a forme flessibili dell’orario di lavoro o sul lavoro a tempo parziale».
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