È stato arrestato con l’accusa di riciclaggio Gianluca Ius, romano di 49 anni, considerato molto vicino alla destra estrema e l’ultima persona ad aver visto vivo Fabrizio Piscitelli, alias “Diabolik”, capo ultras della Lazio, re di Roma nord, ucciso in un parco romano il 7 agosto 2019.

Ius è coinvolto, insieme ad altre 32 persone, in un’indagine in cui i reati ipotizzati sono, a vario titolo, associazione a delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti, infedele dichiarazione dei redditi, dichiarazione fraudolenta mediante l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di ritenute previdenziali e di Iva, autoriciclaggio e riciclaggio di denaro di origine illecita.

Per questo motivo, la Guardia di finanza ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 16 persone tra Catania, Siracusa, Ragusa, Enna, Palermo, Milano, Brescia, Roma e Pesaro. Tra queste, 5 persone sono state condotte in carcere, altre 7 poste agli arresti domiciliari e per 4 è stato disposto l'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

Il gip ha disposto anche il sequestro delle quote di 37 società, di disponibilità finanziarie, di beni mobili e immobili riconducibili agli indagati per un valore complessivo di circa 29 milioni di euro.

Gli arresti

Tra i destinatari del provvedimento cautelare in carcere c'è Carmelo Salvatore Di Salvo, di 53 anni, di Canicattì, ritenuto al vertice del sodalizio criminale, che si sarebbe avvalso di due studi di consulenza etnei, uno legale ed uno amministrativo, per la gestione delle reti d'impresa. Secondo l'accusa con il meccanismo attuato in cinque anni il fatturato delle società da lui gestite avrebbe raggiunto oltre 61 milioni di euro, a fronte del quale non sarebbero state versate le imposte e i contributi dovuti per circa 25 milioni di euro.

L'accusa di essere la promotrice e organizzatrice del sistema è contestata a Mariuccia Copia, 35 anni, titolare dell'omonimo studio legale. Anche lei è tra gli arrestati in carcere con Gaetano Vacirca, 67 anni, responsabile delle rete commerciale.

Per il riciclaggio dei proventi illeciti sarebbero, inoltre, emerse due peculiari figure prive di capacità reddituale, Gianluca Ius, 49 anni, Fabrizio Sarra, 55 anni. Dalle indagini è emersa anche una vorticosa movimentazione di denaro contante, che rappresenterebbe il profitto dei reati contestati, utilizzata per assicurarsi un tenore di vita molto elevato e per l'acquisto, in diverse occasioni, di beni di lusso o beni rifugio come Rolex, monete e lingotti d'oro, per circa 270mila euro. 

L’indagine

Avrebbero creato dei "serbatoi di manodopera" funzionali alle esigenze gestionali del "sistema", il cui core business si sarebbe limitato esclusivamente a consentire il distacco dei lavoratori a scopo di lucro nei confronti di 439 società, con dipendenti, formalmente licenziati, assunti dalle società a capo della rete, continuando però a svolgere le proprie mansioni col proprio datore di lavoro, permettendo ingenti risparmi fiscali.

È molto articolato il sistema di frode di cui vengono accusati gli indagati, alimentato dalla creazione di ben 14 reti di impresa, di cui avrebbero fatto parte 37 società con funzione di "distaccanti", operanti in quasi tutte le regioni italiane.

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