Da sempre legato al piacere di condividere un momento di festa la briosa effervescenza e gli inebrianti aromi di questo leggendario vino non devono tuttavia farci dimenticare il tema della sostenibilità ambientale, sempre più sentito anche dalle maison. Per un brindisi green, abbiamo scelto otto Champagne biologici da degustare a tavola, dall’aperitivo ai secondi di carne
Abbiamo raccolto una piccola guida per indicarvi i migliori calici sostenibili da innalzare nei vostri momenti di festa.
Un sorso raffinato da aperitivo
Lo Champagne Arpège Pascal Doquet è uno chardonnay in purezza che esprime tutta la finezza e la raffinata eleganza dei migliori Blanc des Blancs. Le uve provengono da vigneti coltivati nel cuore della Côte des Blancs, nei territori di Vertus, Coligny e Villeneuve. È una cuvée floreale, agrumata, fragrante e fruttata, connotata da un carattere delicato, lieve e di grande freschezza. Un calice perfetto per un aperitivo.
Un bicchiere agrumato da antipasto
Lo Champagne Extra-Brut Réserve De Sousa, è un Blanc des Blancs biodinamico realizzato con uve dei vigneti dei Grand Cru di Avize, Cramant, Le Mesnil-Sur-Oger e Oger. Vinificato in acciaio per preservare identità di un grande chardonnay della Côte des Blancs, esprime aromi intensi che spaziano dai fiori bianchi agli agrumi, dalla frutta fragrante alle morbide note di pain brioche. Ampio e persistente al palato, si distende armonioso verso un finale molto fresco. È una cuvée ideale da degustare come aperitivo o per accompagnare antipasti delicati di verdure o di mare.
Teso ed essenziale
Champagne Entre Ciel et Terre Françoise Bedel. Le vigne hanno un’età tra i 30 e i 70 anni e sono coltivate nella Vallée de la Marne, su terreni calcareo-argillosi. La cuvée è realizzata con 50% di chardonnay, 35% di meunier, 15% di pinot noir e riposa 36 mesi sui lieviti prima del dégorgement. È uno Champagne dal profilo teso ed essenziale, limpido e verticale, connotato da aromi piacevolmente fruttati e da un finale sapido e di vibrante freschezza minerale. Ottimi gli abbinamenti con frutti di mare o con del sushi.
La prima cuvée biodinamica
Lo Champagne Fleur de l’Europe Brut Nature Fleury è una delle etichette più famose di questa storica maison della Côte des Bar. È stata la prima cuvée biodinamica della Champagne ed è dedicata al Trattato sull'Unione europea firmato a Maastricht nel 1992. Le vigne si trovano nei pressi di Courteron, in una zona caratterizzata da suoli di marne calcaree del kimméridgien. L’assemblaggio è composto da un 85% di pinot noir, integrato da un 25% di chardonnay. Grazie a una buona struttura, a un affinamento sui lieviti di 60 mesi e a un dosaggio zero, si sposa molto bene con un risotto ai frutti di mare, una pasta con un ragù di pesce o con dei crostacei.
Aroma ricco per i secondi di pesce
Lo Champagne Blanc de Blancs Eric Rodez esprime tutta la ricchezza aromatica e la potenza dello chardonnay del Grand Cru di Ambonnay. L’assemblaggio di 5-6 annate, l’affinamento dei vini base in legno e una sosta nelle cave della maison per 48 mesi, donano alla tipica finezza di un grande Blanc des Blancs una notevole complessità e profondità gustativa, che lo rende molto adatto da abbinare a un branzino o a un’orata al forno o al cartoccio.
Una bottiglia fresca e austera
Lo Champagne Brut Nature Grand Cru Benoît Lahaye è la pura espressione dei celebri Grand Cru di Bouzy ed Ambonnay. L’alta percentuale pinot noir, ingentilita da una piccola quota di chardonnay, conferisce alla cuvée una spiccata personalità, che grazie al dosaggio zero, esalta il carattere fresco e austero del terroir della Montagne de Reims. Una cuvée intensa e ricca, che si sposa molto bene con un rombo con verdure, con un trancio di spada alla griglia o al forno o con del pesce in salsa.
Un profilo gastronomico
Lo Champagne Jules Bonnet Blanc de Noirs Extra-Brut 2012 Bonnet-Ponson è il frutto di un’annata solare, considerata tra le migliori degli ultimi decenni. Le uve provengono da vigne di pinot noir di oltre 50 anni coltivane nei territori del Grand Cru di Verzenay e del Premier Cru di Chamery. La vinificazione in barrique e una sosta sur lattes di oltre 6 anni, regalano uno Champagne dal profilo gastronomico. I suoi aromi ricordano i piccoli frutti a bacca rossa, cenni speziati e di frutta secca. Il sorso profondo e vinoso, lungo e persistente, consente abbinamenti importanti con pollame nobile arrosto o allo spiedo.
Un vino ricco da arrosto
Chiudiamo un lo Champagne Les Rachais Rosé Extra-Brut 2009 Boulard & Fille, un pinot noir in purezza che nasce nella zona del Massif de St Thierry. È un Rosé de Saignée realizzato con una macerazione sulle bucce di 12 ore prima della pressatura soffice. La vinificazione avviene in barrique usate. Il dosaggio molto basso mette in risalto una piacevole ricchezza aromatica, con note di frutti di bosco, sfumature floreali e cenni di pain d’épices. Il sorso ampio e persistente lo rende adatto ad abbinamenti con arrosti di vitello, con un agnello al rosa o un roastbeef.
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