Nei primi mesi del 2015 veniva avviata dagli inquirenti un'attività di intercettazione telefonica ed ambientale, prima nei confronti di Walter Virga (amministratore giudiziario della procedura Rappa) e successivamente a carico di Silvana Saguto, Gaetano Cappellano Seminara, Carmelo Provenzano, Lorenzo Caramma, Rosolino Nasca ed altri ancora.
Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni. Potete seguirlo su questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie è dedicata alla vicenda di Silvana Saguto, la giudice del Tribunale di Palermo che gestiva i beni sequestrati alla mafia finita al centro di un’indagine partita nel 2015 dalla procura di Caltanissetta. Nella condanna di primo grado i magistrati hanno accertato scambi di favori e di soldi tra la Saguto, avvocati e amministratori giudiziari.
Nei primi mesi del 2015 veniva avviata dagli inquirenti un'attività di intercettazione telefonica ed ambientale, dapprima nei confronti di Walter Virga (amministratore giudiziario della procedura Rappa) e dei suoi collaboratori, successivamente a carico di Silvana Saguto (cellulare e ufficio), Gaetano Cappellano Seminara, Carmelo Provenzano, Lorenzo Caramma, Rosolino Nasca ed altri soggetti ancora.
Gli esiti delle attività tecnica di intercettazione hanno fornito, come di seguito ci si accinge ad esporre, una rappresentazione nitida dei rapporti esistenti fra gli odierni imputati, delle loro cointeressenze e dei loro legami.
Silvana Saguto, che nei primi mesi del 2015 stava attraversando un periodo di grande difficoltà economica, è apparsa, sin da subito, estremamente legata a Gaetano Cappellano Seminara, soggetto al quale faceva riferimento anche nei discorsi con i familiari per la risoluzione dei suoi problemi economici.
Evidente è apparso, sin da subito, il nesso esistente tra Silvana Saguto e Cappellano Seminara, per il tramite del marito del giudice, Lorenzo Caramrna, il quale rivestiva il ruolo di coadiutore in diverse amministrazioni giudiziarie gestite da Cappellano Seminara.
Come si vedrà nel prosieguo, molteplici sono le interlocuzioni di Silvana Saguto con Cappellano Seminara per ottenere il prima possibile i pagamenti per l'attività professionale del marito Lorenzo Caramma svolta a favore di Cappellano Seminara.
Le prime intercettazioni
Le intercettazioni consentivano contestualmente di fare emergere un'altra figura, quella di Carmelo Provenzano, che progressivamente assumeva una maggiore centralità nei rapporti con Silvana Saguto, ponendosi come alternativa a Gaetano Cappellano Seminara nella risoluzione di problematiche di natura familiare (redazione della tesi di laurea del figlio della Saguto, Emanuele Caramma) ed economico (pagamento del rinfresco di laurea di Emanuele Caramma, dazione di 15.000 euro nei confronti Silvana Saguto).
Gli esiti dell'attività tecnica di intercettazione facevano, inoltre, emergere subito le prime reazioni degli odierni imputati alle indiscrezioni sulla gestione della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo che stavano cominciando a trapelare.
Alquanto significative appaiono, al riguardo, le conversazione in cui la dott.ssa Saguto e l' Avv.Cappellano Seminara, commentando a caldo la trasmissione delle Iene, mostravano tutta la loro preoccupazione in relazione ai fatti, denunciati dai giornalisti, riguardanti, da un lato, l'eccessivo numero di nomine ricevute da Cappellano Seminara e, dall'altro lato, gli incarichi conferiti all'ing. Lorenzo Caramma, marito della Saguto, dallo stesso Cappellano Seminara.
Questo lo stralcio della conversazione captata il 15.05.20 I 5 alle ore 8,49 del mattino:
TANINO – Silvana!
SILVANA – Ehi, Tanino!
TANINO – Ehi! Come va?
SILVANA – L’hai visto il servizio ieri sera?
TANINO – Sì.
SILVANA – lo no.
TANINO – Sì, sì! È un ... , niente. Tutto completamente tagliato, non e niente di trascendentale ma aver fatto la solita ... la solita "burinata"...
SILVANA – Lo stavo vedendo adesso, me l'ha mandato Provenzano.
TANINO – Eh!
SILVANA – Ma ...
TANINO – La solita “burinata”, che hanno tagliato tutto, non hanno detto tutti i dati scientifici e tecnici che io gli ho riferito..., praticamente è come se non parlassi ...
SILVANA – Sì.
TANINO – Mi fa delle domande, mi taglia tulle le risposte! Infatti, ora ho telefonato a Patrick Tranco per farmi mandare tutta la regi ..., per vedere se mi danno tutta la registrazione. E ... , avermi accostato con Pino .Maniaci che è stato sentito prima ...
SILVANA – Sì.
TANINO – ... questo cretino di avvocato che ...
SILVANA – Completamente ...
TANINO – ... dice sempre le stesse cose. un decelebrato preciso, dice sempre le stesse cose! Eh! lo ora andrò a parlare con Petralia oggi.,.
SILVANA – Ah!
TANINO – Ehi Perché ... , sì, sì, sì, andrò a parlare con Petralia perché francamente io mi sono stancato di essere ... , si sta usando la ... , proprio la tensione nei miei confronti. Hanno dato un pezzettino di registrazione di, di quell'altro, di Caruso, dove dice: "ah, la parcella ... , sì, io ho sentito di parcelle di sette milioni. Guadagnava X ... ». altre ... , che sono il supereroe, i supereroi possono mai esistere? Questo fatto delle aziende dove dice ... , prima dice che ho 93 aziende, poi dice che gli ho mandato un documento, loro l'hanno esaminato e invece ... , ti fa dire ... , furbacchioni, "ha otto misure ma sono venti le aziende". e poi alla fine ...
SILVANA – Ma dove sono?!
TANINO – fa vedere il certificato .... Che poi sono venti aziende ... , sono ... , che ti posso dire? Come quelle che ho con Fabio, di D'Anna, sono sei società ma in realtà è un unico patrimonio immobiliare.
SILVANA – Sì, lo so. Ma io queste le so, queste cose.
TANINO – Sono sei società, capito? Quindi, dico, ci sono ... , ci sono tutte queste cose qua. Poi: "che rapporti ha lei con il presidente?" ... , no, dice: "ma lei lo conosce il presidente?", "certo che lo conosco il presidente, è il mio presidente ... , poi uno dei giudici delegati", dice ... , e ... , "e che rapporti ha?", no ... , "la incontra?" e io dico ... , nella mia intervista, quella originale dico: "la incontro quotidianamente perché quotidianamente mi confronto con il giudice delegato e non solo con lei dei ... , dei provvedimenti che devono essere emanati in quanto noi abbiamo ordinaria amministrazione e ogni atto lo ... , lo facciamo autorizzare" Tutto questo non c'è! Ed è palesemente tagliato perché si vede ... , sai il fermo immagine? L'espressione che cambia. Che lui mi chiede ... , che ... , che ti vedo quotidianamente ... , "e che rapporti avete?".
SILVANA – Si ferma ...
TANINO – Allora ho detto ''cordiali", che dovevo dire? "Che rapporti avete?" "cordiali! (n.d.r.: ride) Che rapporti possiamo avere? Professionali e cordiali!", ed esce "quotidianamente" e "cordiali". E .. ,, poi che ti posso dire? Non dice ovviamente il nome di Lorenzo, dice: "ma il ... , il .... il ... il marito è nel suo consiglio.... è nel consiglio di amministrazione", _E. io confuto....e glielo spiego... , infatti c'è il mio dito che spiega che lui ha .. ,", anzi questo me lq fa dire...che è una competenza in un 'area tecnica. e tra le altre cose si capisce, ma non va tutta la.... tutta la registrazione, che io dico: "ma guardate che è un incarico del 2004 quando allora la dottoressa Saguto non era nemmeno nell'area delle 'Misure di Prevenzione', quindi. assolutamente estranea. Lo conosco da diverso tempo e quindi abbiamo avuto di .... modo di ..".
SILVANA – Anzi poco dicono
TANINO – Eh? No ...
SILVANA – Anzi poco dicono!
Il ruolo del professore Provenzano
Sempre il 15 maggio 2015, qualche minuto prima, la Saguto aveva commentato a telefono il servizio andato in onda la sera precedente alle lene anche con Carmelo Provenzano, il quale per nulla contento delle notizie diffuse dai giornalisti (... dimmi come è andata? .... Eh malissimo ...), segnalava alla Saguto che era pure emersa la questione dell'incarico conferito da Cappellano Serninara al marito (... gli dicono: ma lei perché ha dato questo incarico al marito...).
Provenzano manifestava alla Saguto la sua intenzione, al fine di contrastare l'eco mediatico delle lene, di organizzare un convegno con tanti giovani per la difesa dei magistrati, presentandola come una strategia per ridare credito ai giudici della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo dai quali lui riceveva incarichi.
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