La città si prepara a ospitare l’evento di Raiuno con Amadeus in virtù di una convenzione biennale. Un analogo accordo sottoscritto nel 2011. Ma per il saldo delle somme, viale Mazzini ha atteso undici anni lievitate così a quasi 1 milione
Il mega-palco c’è e il governatore di centrodestra della Calabria, Roberto Occhiuto, assicura sui suoi canali social che «sarà il più bello degli ultimi anni». La città di Crotone si prepara all’attesissimo Capodanno targato Rai. “L’anno che verrà”, in onda dal 2003 ogni 31 dicembre su Raiuno, stavolta sarà trasmesso da piazza Pitagora, scenario non di lustrini e paillettes ma di striscioni e sit-in. Negli ultimi giorni, infatti, nella piazza pronta a ospitare un lungo elenco di cantanti e vip, hanno protestato i dipendenti dell’azienda Abramo Customer Care, lasciati a casa, in cassa integrazione a zero ore, dopo la scelta di Tim di non rinnovare i contratti di call center: dopo le proteste si è deciso, senza soluzioni strutturali o di lungo periodo, di prorogare per soli tre mesi.
Ma questa sì, è un’altra storia. Oggi le luci sono tutte concentrate sul grande evento condotto da Amadeus, nonché frutto della convenzione biennale tra Rai – attraverso la consociata Rai Com – e la Fondazione Calabria Film Commission, ente in house della regione, che ha lo scopo di promuovere il territorio attraverso una serie diversificata di format televisivi.
Undici anni per farsi pagare
Non è la prima volta che regione Calabria si impegna con la Rai. Una convenzione analoga, sempre pensata per la promozione territoriale, la Regione Calabria l’ha saldata proprio l’anno scorso. Vale a dire a distanza di oltre dieci anni dalla sottoscrizione. Nel 2011, infatti, l’evento “Miss Italia nel mondo” era stato organizzato a Reggio Calabria in virtù della citata convenzione di agosto 2011 tra la Rai e la Regione, al tempo guidata da Giuseppe Scopelliti, sempre di centrodestra così come il governo dell’epoca con l’ultimo esecutivo Berlusconi.
La convenzione prevedeva un investimento di 305 mila euro per lo «spettacolo in diretta in prima serata e uno speciale in seconda serata»; qualche mese dopo, il 12 dicembre 2011, viene sottoscritto un secondo documento: dalla Regione altri 360 mila euro «per la realizzazione di iniziative di comunicazione finalizzate alla valorizzazione e alla promozione del territorio...». Sfortunatamente, però, chi credeva che pacta sunt servanda si è dovuto ricredere. Dei soldi dovuti dalla Regione alla Rai, per anni, neanche l’ombra: tra le motivazioni riguardanti i mancati pagamenti «problemi di carattere esclusivamente informatico». Dunque ai vertici di viale Mazzini, dopo l’emissione delle fatture e le liquidazioni mai avvenute, non è rimasto che rivolgersi al tribunale civile di Roma: il decreto ingiuntivo, numero 8458 del 2021, stabilisce che la Regione Calabria deve rispettare i patti, le convenzioni sottoscritte nel 2011, e quindi pagare in favore di Rai Com Spa circa 816 mila euro, cifra che, tra spese legali, interessi e voci varie, è ormai lievitata.
Così, a seguito del decreto, per una parte di fondi, pari a poco più di 430 mila euro, viene trovata copertura, mentre la restante somma viene riconosciuta come debito fuori bilancio da sentenza esecutiva: siamo appunto al 14 dicembre 2022 quando il dipartimento Turismo, marketing territoriale e mobilità della Regione «autorizza la Ragioneria generale all’emissione del relativo mandato di pagamento a favore di Rai Com Spa». Morale della storia? Coraggioso il fatto che, a seguito della vicenda, la Rai abbia deciso di trasmettere il suo Capodanno dalla Calabria. In altre parole trattasi di atto di estrema fiducia in questa terra. E nel governatore di Forza Italia.
L’orgoglio di Occhiuto
Nel frattempo, in attesa della conferenza stampa del 30 dicembre negli spazi della Lega Navale Italiana di Crotone, il presidente Occhiuto mette le mani avanti. Sempre per mezzo dei social network fa sapere che per “L’anno che verrà” «utilizziamo quelle risorse che l’Europa e il governo nazionale danno a tutte le Regioni per promuovere l’immagine dei territori». «Sono risorse – continua Roberto Occhiuto – che si possono spendere solo per questo obiettivo, perché altrimenti vanno perdute e restituite». Una spiegazione che, tuttavia, non spegne il toto-investimento: quanto sarà stato stanziato per il Capodanno Rai? A fugare ogni dubbio è la stessa Regione che a Domani fa sapere che «il costo della convenzione è pari a 1,7 milioni all’anno per due anni» e che «il costo di ciascun Capodanno, all’interno del milione e 700 mila euro della convenzione annuale, è di circa 500 mila euro».
La Regione Calabria specifica, ancora una volta, che «i fondi utilizzati fanno parte di un capitolo di bilancio che può essere usato esclusivamente per la promozione del territorio», ma anche che «la convenzione comprende due edizioni del Capodanno Rai più cinquanta passaggi promozionali all’anno della Regione nelle più importanti trasmissioni televisive Rai: da luglio a oggi abbiamo avuto poco meno di 30 passaggi televisivi (Linea Verde, Uno Mattina, Ballando con le stelle, Geo…) con quasi 50 milioni di telespettatori coinvolti, che grazie a questa iniziativa – dice la Regione a questo giornale – hanno potuto ammirare le bellezze della Calabria». In ultimo, in base all’altra convenzione, quella tra Fondazione Calabria Film Commission e Comune di Crotone, emerge che l’amministrazione pitagorica «a fronte dei servizi resi non avrà oneri». La Fondazione, del resto, si impegna a trasferire al Comune di Crotone per gli aspetti organizzativi dell’appuntamento di fine mese 110 mila euro (il Comune ha chiesto al presidente della Giunta regionale «un ulteriore contribuito di 50 mila euro»), che saranno corrisposti in due soluzioni: l’anticipo, nella misura del 50 per cento, entro quindici giorni dalla sottoscrizione dell’accordo di collaborazione (sottoposto a vincolo di riservatezza) tra Comune e Film Commission; e il saldo finale, entro il 15 aprile 2024. Oppure, visto il precedente, negli anni che verranno.
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