«A una nostra attivista ungherese è capitato di essere trattenuta in carcere da innocente». La testimonianza del deputato di opposizione, leader del movimento di sinistra Szikra, aiuta a mettere in luce il contesto del caso Salis. La valenza politica della vicenda, la strategia orbaniana di criminalizzare la sinistra, le connessioni tra Fidesz e l’estrema destra
Caso Salis, parla András Jámbor: «Il governo Orbán finanzia i neonazi e aizza campagne d’odio»


31 gennaio 2024 • 19:56