Domenica 10 novembre centinaia di persone sono scese in strada a Roma, in piazza Sempione, per esprimere la propria solidarietà a Christian Raimo, il professore del liceo Archimede di Roma, scrittore e collaboratore di Domani sospeso per tre mesi con decurtazione di stipendio al 50 per cento disposta dall'Ufficio scolastico regionale del Lazio, per aver criticato il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, in un evento di Avs.

La manifestazione è stata promossa dal coordinamento degli studenti e ha visto la partecipazione di molti residenti del quartiere, oltre a rappresentanti di della Flc-Cgil, gli studenti dei Licei Orazio-Archimede e Nomentano e di altri istituti del territorio.

Ad aprire il sit-in la musica di Star Wars, in riferimento alla frase di Raimo, ritenuta offensiva, sulla «Morte Nera di Star Wars».

A un certo punto gli studenti in presidio hanno deciso di dar vita a un corteo spontaneo, non autorizzato ma concesso dalle forze dell’ordine, che li hanno scortati mentre muovevano verso la zona Conca d'Oro, intonando cori ed esponendo striscioni contro il ministro dell'Istruzione.

Gli studenti sono andati in direzione della casa di Valerio Verbano, in via Monte Bianco, dove il giovane della sinistra extra parlamentare venne ucciso. I giovani, arrivati sotto casa di Valerio Verbano, hanno dato appuntamento allo sciopero del 15 novembre al no Meloni day, e a sabato 16 per l'assemblea all'università Sapienza di Roma contro il ddl sicurezza.

Le voci

«Contro il prof Raimo c'è una forma di criminalizzazione del dissenso. È un precedente pesante di repressione, una deriva inaccettabile per chi crede nella democrazia», dice un giovane dell'Archimede dal megafono. «Dobbiamo opporci e difendere Raimo da questa sospensione ingiusta e sproporzionata», il grido dei ragazzi.

Il presidio organizzato dagli studenti e dai collettivi studenteschi del municipio III ha visto la partecipazione di molti cittadini, tra cui i colleghi del professore e anche del mondo della politica, tra cui i senatori del Pd Cecilia D'Elia e Filippo Sensi, e la coordinatrice della segretaria nazionale del Pd Marta Bonafoni, assieme al presidente Paolo Marchionne. Presenti anche rappresentanti della Flc-Cgil ed esponenti di Avs.

«Ringrazio tutti voi – ha detto Raimo al megafono – Che si può fare? Io non lo so. Si può scrivere e leggere». Lo scrittore ha chiesto che l'agenda della lotta in solidarietà diventi «momento di crescita politica per una comunità intera», non solo per la difesa del singolo Raimo.

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