L’indice di trasmissibilità cala da 1,01 a 0,97, ma crescono ospedalizzazioni e terapie intensive. Le regioni più a rischio salgono da dieci a diciassette: preoccupano Sicilia, Sardegna e Calabria
«Nel periodo tra l’11 e il 24 agosto l’indice di trasmissibilità Rt è stato pari a 0,97, in lieve calo rispetto alla settimana precedente (quando aveva raggiunto il valore di 1,01)». È quanto si legge nel report settimanale sull’andamento dei contagi da Covid-19, pubblicato ogni venerdì dall’Istituto superiore di sanità. L’incidenza settimanale dei casi passa a 74 per 100mila abitanti, rispetto ai 71 per 100mila abitanti del periodo tra il 16 e il 22 agosto.
Il monitoraggio di Iss e ministero della Salute, ora all’esame della cabina di regia, conferma il trend di aumento dei ricoveri ospedalieri associati al Covid-19: «Il tasso di occupazione in terapia intensita è in crescita al 6 per cento, con il numero di persone ricoverate che passa da 504 a 544. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta leggermente al 7,3 per cento».
Negli ultimi 45 giorni si osserva una predominanza della variante Delta, individuata nell’88,1 per cento dei casi. Il numero di casi causati dalla variante Alfa continua a diminuire e lo stesso vale per quelli legati alla variante Gamma, la cui diffusione è limitata a poche regioni. La variante Delta presenta «un elevato rischio di infezione negli individui parzialmente vaccinati o non vaccinati», si legge nel bollettino dell’Iss dedicato alla distribuzione delle varianti di SARS-CoV-2 in Italia.
Le regioni a rischio
Passano da 10 a 17 le regioni che da questa settimana sono classificate a «rischio moderato». Si tratta di Sicilia, Veneto, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte e Puglia, oltre alle province autonome di Trento e Bolzano. Le altre quattro regioni - Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta - sono classificate a rischio basso.
A preoccupare è soprattutto la Sicilia, che con 9.771 nuovi casi resterà l’unica regione in zona gialla. A partire da sabato, altri nove comuni del Siracusano passeranno in arancione: si tratta di zone nel sud-est della Sicilia che sono mete di turismo nazionale e internazionale. La decisione è contenuta nella nuova ordinanza del presidente della regione siciliana, Nello Musumeci. Rimarrà invece in zona bianca la Sardegna, che fino a giovedì era considerata a rischio giallo.
Il monitoraggio di Gimbe
È stato pubblicato anche il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che nella settimana dal 25 al 31 agosto rileva una sostanziale stabilità dei nuovi casi (45.134) e dei decessi (366). Si registra un lieve aumento delle persone in isolamento domiciliare e dei ricoveri in terapia intensiva (+40). «I casi restano però sottostimati dall’insufficiente attività di testing e dalla limitata attività di tracciamento dei contatti», ha commentato il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta.
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