Sette assunti a titolo gratuito. Ma sul sito non ci sono i decreti di nomina previsti dalla legge anticorruzione. Pappalardo, uomo di Lollobrigida, è nel cda di Enit. Il ministro della Difesa lo ha scelto come collaboratore
Il ministro Crosetto per mesi ha avuto sette consiglieri “segreti”. Sul sito del ministero ancora oggi non è presente nessun riferimento a loro, né un decreto di nomina. Nessun nome, nessun curriculum, nessun documento ufficiale. Il titolare della Difesa non ha comunicato i loro dati nemmeno dopo un’interrogazione parlamentare, passata in sordina all’inizio d’agosto, in cui si è limitato a specificare gli incarichi. Professori universitari, militari in servizio o in quiescenza, consiglieri d’amministrazione in enti pubblici: Domani è in grado di fornirvi i nomi, fino a oggi non conosciuti ufficialmente.Uno di questi è legatissimo al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, cognato di Giorgia e marito di Arianna Meloni: si tratta dell’ufficiale dell’aeronautica Sandro Pappalardo. Da quattro anni membro del Cda di Enit, l’Agenzia del Turismo, fonti interne all’Ente confermano che dal 2021 si è impegnato molto per il finanziamento di oltre 400mila euro stanziati per un’iniziativa della Marina Militare.
Le norme anticorruzione prevedono la pubblicità di qualsiasi incarico di collaborazione e consulenza, anche se a titolo gratuito. Questo dei consiglieri “segreti” sembra essere un caso limite. «Non sono collaboratori o consulenti, ma consiglieri senza compenso», fanno sapere dal ministero. Quindi pubblicità non necessaria. Sarà, ma i sette consiglieri hanno potuto partecipare a tavoli e riunioni istituzionali, presentandosi a nome del ministro. Senza nessuna evidenza ufficiale del loro ruolo: nessun decreto, nessuna dichiarazione di inconferibilità, nessun elemento sulla presenza o meno di un compenso Tutto segreto, fino a oggi.
“Il quarto segreto di Fatima”
Ogni volta che un ministro nomina un collaboratore o un consulente è obbligato a pubblicare tutti i dati sull’incarico entro tre mesi dal conferimento e per i tre anni successivi alla cessazione dello stesso. L’obbligo è presente nella Legge Anticorruzione del 2013 all’articolo 15. Devono venire pubblicati il nome, il curriculum, l’incarico acquisito, la sua durata, e il compenso. La legge regola sia gli incarichi retribuiti che quelli a titolo gratuito, su questo non c’è alcuna differenza, spiega l’Anac.
Sul sito della Difesa però non è presente nessuna informazione su questi sette consiglieri. Un accenno alla loro esistenza salta fuori in un’interrogazione al ministro Crosetto di tre deputati del Movimento 5 Stelle: a inizio agosto gli è stato risposto che «tre sono militari in servizio attivo, uno è un ufficiale in quiescenza e per gli altri tre casi si tratta di personale estraneo alla pubblica amministrazione». Dei nomi, anche qui, nessuna traccia. Riusciamo a ottenerli solo dopo aver scritto all’ufficio stampa. «Sono pronto a svelarle il quarto segreto di Fatima», ironizza il generale Fusco prima di elencare i dati dei sette consiglieri. «Non sono presenti sul sito del ministero perché non sono consulenti o collaboratori, ma consiglieri a titolo gratuito, quindi non c’è obbligo di pubblicità. La legge nel loro caso non lo prevede», continua. Sul sito del ministero però sono presenti nomi, curriculum e dichiarazioni di incompatibilità di altri consiglieri del ministro, civili o militari che siano, e anche loro non ricevono alcun compenso. «Ma questo caso è diverso - insiste il generale - non c’era bisogno di pubblicarli».
Nomine fantasma
Tra i sette consiglieri di Crosetto c’è Sandro Pappalardo. La sua nomina arriva con l’ultima infornata, quella del 25 febbraio scorso. Da quattro anni consigliere d’amministrazione di Enit, ufficiale dell’Aeronautica, Pappalardo è coordinatore di Fratelli d’Italia per la Sicilia, dove è stato anche assessore al Turismo per la giunta Musumeci tra 2017 e 2019. Vicinissimo a Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, negli ultimi tre anni L’Enit con Pappalardo nel Cda ha finanziato il “Nastro Rosa”, un giro d’Italia in barca a vela organizzato dalla Marina Militare: solo nel 2023, con l’ufficiale già collaboratore di Crosetto, Enit ha garantito alla manifestazione 200mila euro, cifra leggermente superiore a quella degli anni precedenti: erano 118 nel 2022, appena 20mila tre anni fa.
In totale sono stati stanziati oltre 400mila euro. Questa, e altre spese, sono finite sotto la lente di Ernst&Young, incaricata di una due diligence sui conti dall'amministratrice delegata di Enit Ivana Jelinic. Pappalardo non è mai stato eletto in Parlamento, ma Crosetto gli ha conferito il ruolo di consigliere nei rapporti con Camera e Senato. Insieme a Pappalardo è stato nominato Gianclaudio Torlizzi, docente della Luiss e proprietario di T-Community, società che si occupa di consulenze sul mercato delle materie prime per importanti società internazionali, tra cui Fincantieri. Per il ministro si occupa di “analisi strategica dell'impatto dei mercati delle materie prime e dei materiali rari sulla Supply chain e sul comparto industriale della Difesa”.
C’è poi Davide Galantino, paracadutista della Folgore, eletto alla Camera nel 2018 per il Movimento 5 Stelle, prima di passare a Fratelli d’Italia dopo un anno di legislatura. Ricandidato in Puglia dal partito di Giorgia Meloni, non è stato rieletto. Crosetto non si è dimenticato di lui nominandolo consigliere “per le problematiche connesse allo sviluppo delle carriere iniziali del personale militare”.
Il 17 gennaio è il turno di Domenico Rosi. Già generale di corpo d’armata, sottocapo di Stato maggiore dell’Esercito tra 2010 e 2013 per volere dell’allora ministro della Difesa Ignazio La Russa, sottosegretario alla Difesa nei governo Renzi e Gentiloni, ora consiglia Crosetto nelle “tematiche correlate ai rapporti con le associazioni professionali a carattere sindacale tra militari e le rappresentanze militari”. I primi tre consiglieri sono stati nominati l’11 novembre 2022. Uno è il professor Andrea Mergelletti, consigliere “per lo studio e l'analisi del fenomeno del terrorismo e delle attività ad esso correlate”. Presidente del Centro Studi Internazionali, membro onorario delle forze speciali italiane, docente universitario, conosciuto commentatore televisivo, Mergelletti è stato già consigliere per la Difesa dal 2012 al 2018.
Stessa esperienza nel curriculum, ma dal 2019, per il tenente colonnello Gianfranco Paglia, consigliere per la valorizzazione dello sport del personale militare diversamente abile. Della prima infornata di consiglieri fa parte anche Pier Domenico Garrone, fondatore de Il Comunicatore Italiano, think tank che si occupa di web reputation (senza nemmeno un sito web attivo) e consulenza per grandi gruppi industriali. Garrone si interessa di comunicazione istituzionale e valorizzazione della cultura della Difesa: siede anche in un comitato, voluto da Crosetto, che si occupa di “cambiare la percezione dello Strumento militare nazionale rispetto al passato”. Al momento in cui questo giornale va in stampa, sul sito del ministero della Difesa ancora non sono presenti riferimenti ai sette consiglieri.
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