L’ex senatore di Ala ed ex dirigente di Forza Italia ha violato le prescrizioni della detenzione domiciliare in tre occasioni, secondo quanto emerge dalle indagini della Guardia di finanza, andando al ristorante a Roma. Torna nel carcere di Solliciano, a Firenze
Il Tribunale di sorveglianza di Firenze ha revocato gli arresti domiciliari a Denis Verdini, l’ex dirigente di Forza Italia ed ex senatore di Ala, perché ha violato le prescrizioni della detenzione domiciliare in tre occasioni. Verdini ha 72 anni e ora dovrà tornare in carcere, a Solliciano, a Firenze, fino al 2032 per un cumulo di pena.
L’ex senatore era autorizzato ad andare dal dentista a Roma, ma non a fare cene al ristorante. Mentre scontava la pena definitiva a 6 anni per il crac del Credito cooperativo fiorentino, nella villa di Pian dei Giullari, avrebbe partecipato a tre cene in ristoranti della capitale, tra ottobre 2021 e gennaio 2022.
Lo ha accertato la Guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta sulle commesse in Anas. Al ristorante, Verdini sarebbe andato con il figlio Tommaso e altre persone.
Il tribunale di sorveglianza aveva aperto un procedimento lo scorso dicembre, dopo l’arresto di Tommaso Verdini. Nell’udienza del 22 febbraio, la procura generale aveva chiesto la revoca dei domiciliari e l’ex senatore, assistito dall’avvocato Marco Rocchi, si è difeso dicendo che pensava di poter partecipare alle cene, viste le autorizzazioni per andare dal dentista e fermarsi in casa di suo figlio.
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