Un pescatore aveva confessato di averlo ucciso insieme a un esperto di indigeni. Dei due si erano perse le tracce dallo scorso 5 giugno. Non si conoscono ancora le ragioni dell’omicidio, ma il sospetto è che abbiano a che fare con il lavoro dei due a favore delle popolazioni autoctone
Sono stati identificati i resti di Dom Phillps, il giornalista britannico scomparso nella foresta Amazzonica lo scorso 5 giugno insieme all’esperto di indigeni Bruno Pereira. Il corpo, identificato grazie alle impronte dentali, era stato recuperato grazie alla confessione di un pescatore locale, che ha ammesso l’omicidio di Phillips e Pereira e ha condotto gli investigatori nel luogo dove aveva sepolto i corpi.
La polizia non ha diffuso i suoi sospetti sulle motivazione dell’omicidio, ma esperti e giornalisti dicono che la zona dell’Amazzonia dove Philipps è stato ucciso è un’area pericolosa, al centro di sfruttamento economico, traffico di droga e tensioni con la popolazione india.
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