- L'industria conciaria di Santa Croce sull'Arno, 6.000 occupati e 2,5 miliardi di fatturato, è accusata di aver prodotto centinaia di migliaia di tonnellate di fanghi tossici illecitamente sotterrati in giro per la regione.
- Giani parla di industria sana aggredita dalle infiltrazioni della 'ndrangheta. Ma l'imprenditore in odor di mafia ha fatto solo il lavoro sporco: se al suo posto ci fosse stato un toscano, la gravità della vicenda resterebbe intatta.
- Il capo di gabinetto Gori è accusato di aver favorito i conciari in cambio di pressioni su Giani per confermarlo. Giani dice che la conferma è stata una sua libera scelta, quindi può scagionarlo. Perché invece lo licenzia?
Giani si impicca alle contraddizioni: Toscana in bilico


29 aprile 2021 • 12:00Aggiornato, 12 maggio 2021 • 16:15