Qualcuno ha appiccato il fuoco nella sezione ebraica del cimitero centrale della capitale austriaca. Il cancelliere Nehammer: «Non c’è posto per l’antisemitismo nella nostra società»
Un altro episodio di antisemitismo in Europa. Dopo le stelle di David comparse sulle porte di Parigi e le pietre d’inciampo bruciate a Roma, stavolta l’odio antisemita si materializza a Vienna, capitale dell’Austria, dove è stato appiccato un incendio nella sezione ebraica del cimitero centrale. Sui muri sono state disegnate delle svastiche.
A denunciare l’ennesimo episodio è il presidente della comunità ebraica viennese, Oskar Deutsch. L'incendio, ha aggiunto Deutsch, ha bruciato l'atrio d'ingresso di una sala cerimoniale.
Il portavoce dei vigili del fuoco, Gerald Schimpf, ha dichiarato che le fiamme sono state appiccate nella notte e in gran parte si erano già estinte quando è stato dato l’allarme, intorno alle 8 del mattino.
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha condannato «con la massima fermezza» l'attacco al cimitero ebraico: «l'antisemitismo non ha posto nella nostra società», ha scritto Nehammer su X, «spero che i colpevoli vengano trovati rapidamente». Anche il presidente Alexander Van der Bellen si è detto «profondamente scioccato». «Il numero di episodi di antisemitismo in Austria è aumentato in modo significativo nelle ultime settimane. Tutto questo deve finire", ha scritto su X.
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