Si apre un nuovo capitolo nella travagliata vicenda della vendita di Ita, erede della compagnia di bandiera Alitalia
Il ministero dell’Economia ha annunciato che avvierà «un negoziato in esclusiva con il consorzio formato da Certares, Delta e Air France-Klm» per la vendita di Ita Airways.
Secondo quanto si legge nel comunicato diffuso da via XX settembre, l’offerta del consorzio «è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal Dpcm. Alla conclusione del negoziato in esclusiva - prosegue il comunicato - si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l’azionista pubblico».
La scelta per palazzo Chigi era tra la grande compagnia di navigazione Msc alleata con la tedesca Lufthansa e appunto il consorzio formato dal fondo americano Certares coadiuvato da Air France e Delta Airlines.
La vicenda
Per tutto il mese d’agosto il governo ha cercato di chiudere la partita. L’avvio del negoziato è il primo passo in questa direzione, dopo che soprattutto da Fratelli d’Italia erano arrivate richieste di temporeggiare per lasciare al prossimo governo le decisioni in materia. Di avviso diverso Mario Draghi: «Non è mia intenzione lasciare la questione al governo successivo, dobbiamo fare il nostro lavoro fino in fondo».
Ita è stata rimpicciolita e ridotta alle dimensioni adatte per la vendita: la flotta Alitalia di 104 aerei è stata falcidiata e il numero dei dipendenti che era di oltre 11mila è stato drasticamente ridotto a un terzo, circa 3.300 persone. La vecchia azienda è stata inoltre amputata delle due importanti società ancillari, la manutenzione e l’handling. La manutenzione è stata affidata alla napoletana Atitech mentre l’handling è finito a Swissport.
I risultati economici di Ita sono più che modesti nonostante sia partita con una dote straordinaria di 750 milioni di euro elargiti dal ministero dell’Economia con la possibilità consentita dall’Ue di farli diventare addirittura 1 miliardo e 350 milioni. Oggi Ita perde circa 2 milioni di euro al giorno, cioè quanto perdeva Alitalia con una flotta doppia.
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