La rete criminale è stata scoperta attraverso delle persone trovate in possesso della falsa certificazione e ora indagate. Tra loro anche genitori che avevano acquistato il falso Green pass per i figli minori. Coinvolte 15 province
Un'organizzazione criminale specializzata nel commercio in rete di false certificazioni vendeva falsi Green pass al prezzo di trecento euro, con possibilità di "sconti famiglia" per coloro che acquistavano più certificati
- La rete è stata individuata a partire da un’indagine della polizia di Termini Imerese in provincia di Palermo. I criminali pubblicizzavano, attraverso diversi canali Telegram, la vendita di Green pass a persone senza vaccino.
- Al momento sono indagate 25 persone in possesso dei falsi Green pass. Nell’ambito delle indagini, sono state scoperte false certificazioni in 15 province: Roma, Cremona, Aosta, Cosenza, Lucca, Caltanissetta, Agrigento, Palermo, Bologna, Olbia, Bari, Venezia, Treviso, Mantova e Salerno.
- Alcuni degli indagati sono stati individuati sul posto di lavoro. Tra loro ci sono due gestori di un panificio, un ristoratore, un dipendente comunale, un appartenente alle forze dell’ordine. Inoltre, dei genitori di minori, che avevano acquistato la falsa certificazione per non sottoporre i loro figli al vaccino.
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