Un network che ha satelliti in tutto il mondo e si chiama World Wide demonstration. A questa sigla hanno aderito personaggi italiani legati ai negazionisti e al mondo dei movimenti neofascisti e sovranisti. A Roma il presidio più numeroso, con esponenti del movimento neofascista Forza Nuova incluso il leader del gruppo romano condannato a 5 anni per le aggressioni ai giornalisti
Il capo protesta, il neofascista Castellino, ordina di tornare a piazza del Popolo dopo aver raggiunto la Rai e protestato sotto la sede di viale Mazzini.
Il corteo ha raggiunto viale Mazzini. Davanti è schierata la polizia in tenuta antisommossa. «Giornalista servo del potere», urlano i partecipanti.
Dopo l’annuncio del capo dei neofascisti di andare tutti sotto la Rai il corteo è iniziato e si muove da piazza del Popolo. La polizia avanza probabilmente per bloccare in qualche modo l’azione non autorizzata. Per adesso i mezzi della polizia accompagnano il corteo, sono posizionati in testa.
A Roma Castellino, il leader neofascista che guida la piazza, ha annunciato che si muoveranno «tutti uniti inquadrati» per dirigersi sotto la Rai al grido «libertà». «Senza paura, andiamo!! Sotto la Rai», incita Castellino. Un gruppo di manifestanti lo ascolta e inizia un corteo con fumogeni dirigendosi verso la Rai.
Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli. Queste le manifestazioni più numerose, non c’è ancora una stima precisa. Un migliaio di persone a Milano, Torino e Bologna, meno in quella di Napoli. Roma invece sembra essere quella più partecipata.
A un’ora dall’inizio della manifestazione prende la parola Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, condannato a 5 anni in primo grado per le aggressioni ai giornalisti e più volte sottoposto a sorveglianza speciale dalla polizia, la motivazione? «È pericoloso», secondo le autorità. Inoltre fonti di polizia confermano a Domani che Castellino è ancora sotto sorveglianza e non potrebbe partecipare alle manifestazioni. Castellino dopo aver attaccato il Green pass, che entrerà in vigore il 6 agosto, lancia l’inno nazionale.
Alle 18.15 la grande piazza del Popolo a Roma è piena per metà, le persone sono quasi tutte senza mascherine e una di fianco all’altra senza distanziamento, nel giorno in cui si registrano ancora più di 5mila nuovi contagi per Covid-19.
«Burioni pezzo di...», il coro della piazza contro il Green pass a Roma è diretto al virologo che si batte per la vaccinazione di tutti. Gli interventi degli organizzatori hanno tutti lo stesso tenore: minimizzare la pandemia, anzi negarla, trasformarla in un invenzione del governo.
Sono iniziate le manifestazioni in tutta Italia contro il Green pass. La più numerosa sembra essere quella di Roma in piazza del Popolo. Difficile quantificare, ma di certo c’è un forte assembramento. I primi fumogeni accesi da due uomini con la maglietta nera sono accompagnati dal coro «libertà libertà» e «no Green pass».
Durante la manifestazione ha preso la parola una ragazza, sul megafono l’adesivo di Forza Nuova, il movimento neofascista fondato da Roberto Fiore.
Tra i messaggi dei canali Telegram e delle pagine Facebook che invitano alle manifestazioni del 24 luglio salta all’occhio il nome di un’organizzazione nata all’inizio della pandemia: la World wide demonstration, anche chiamata World wide rally for freedom, il raduno mondiale per la libertà. Sul suo sito web, la Wwd si definisce un evento di protesta della comunità internazionale volto a incoraggiare i cittadini a respingere le restrizioni relative al Covid-19.
L’organizzazione sembra contare su una rete persone sparse in tutto il mondo che coordinano le proteste in modo decentralizzato. Tutti gli eventi sono pacifici e apolitici, si legge sul sito, e l’obiettivo degli attivisti è quello di difendere cinque libertà: di parola, di movimento, di scelta, di associazione e di salute. Si parla poi di «Ubiquitous public incarceration», carcerazione pubblica diffusa, perché secondo il gruppo internazionale il lockdown e la chiusura dei confini hanno aumentato il tasso dei suicidi e causato la rovina finanziaria.
I volti italiani
Tra i paesi che hanno un distaccamento c’è anche l’Italia, oltre ad Argentina, Brasile, Messico, Stati Uniti, Australia, India, Germania, Spagna e molti altri. Le contestazione indette oggi in Italia e in altri paesi sembrano quindi avere una regia comune. Ma chi fa parte della World wide rally for freedom Italy?
In base a quanto si legge sulla Facebook del distaccamento italiano, l’organizzazione ha organizzato la manifestazione di Ostia prevista oggi dalle 15 alle 20. Si parla del terzo evento mondiale della Wwd, dove parteciperanno musicisti e relatori. Sulla locandina dell’evento si leggono i nomi dei relatori: Alessandro Leonardi, Gaetano Rotondo, Maddalena Oliviero (PassaParola tour), Spartanitalia (Gruppo Sicilia), Manuel Sannino (Stati generali), Raffaele Varvara (infermiere) e Giustino D’uva.
A tutta destra
Partendo dall’avvocato, D’uva si è candidato alle elezioni europee del 2019 nella circoscrizione sud nella lista di Forza Nuova – Afp (Alliance for peace and freedom) e si definisce nazionalista e antieuropeista. È anche uno degli avvocati che ha fatto parte della squadra legale del gruppo #Ioapro, che forniva assistenza legale agli imprenditori multati per aver violato i dpcm. Manuel Sannino, vicino al movimento neofascista Casapound, era a capo del tifo organizzato dell’Ostiamare ed era stato indicato dalla procura come prestanome dei rappresentanti di Cosa nostra sul litorale romano, Vito e Vincenzo Triassi. Sospetto che non ha avuto poi sviluppi giudiziari.
Il Comitato liberi pensatori è invece un unione di cittadini nata per combattere le restrizioni del Covid-19. Gaetano Rotondo è il presidente e, sul sito del comitato, lancia un appello, perché «siamo ancora pochi, quindi il nostro appello è, insieme all’associazione Salviamo i bambini dalla dittatura sanitaria e al Comitato cambio di rotta, chiediamo di fermare la sperimentazione. I bambini non sono cavie, riflettete molto su quello che state facendo», dice.
Alessandro Leonardi, che si presenta come scrittore e ricercatore indipendente, ha pubblicato un libro dal titolo “Nuovo ordine mondiale e coronavirus. I nuovi eretici 2”. Leonardi denuncia che il suo libro è stato censurato per mesi da Amazon. «Contiene documenti ufficiali come lo studio sul test dei tamponi del coronavirus, bollettini medici con l’obbligatorietà di dichiararne la morte per coronavirus, le fatture dei costi dei feti abortiti per le cellule embrionali dei vaccini, schemi, foto e documenti su documenti e ancora piani di fondazioni per le pandemie già previste e molto altro», scrive l’autore per presentare il libro. La prefazione è di Diego Fusaro, fondatore di Vox Italia, partito sovranista nato nel 2019 con l’obiettivo di «costituire un fronte sovranista, populista e socialista».
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