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Professori universitari, giuristi e alti prelati. Attorno ai fondi esteri dei neofascisti di Forza Nuova destinati all’associazione Vicit Leo si muovono personaggi di vario genere. Al fianco del braccio militare delle proteste, c’è la mente politica e quella finanziaria, che ha cucito in questi anni di pandemia relazioni con ambienti insospettabili, alcuni speculatori, altri affaristi.
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La miscela, però, suscita nei palazzi della nostra intelligence molta preoccupazione.
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Dopo gli scontri di sabato e gli arresti che ne sono seguiti, le procure sono in allerta così come i reparti investigativi dell’antiterrorismo: da quanto risulta a Domani, la procura nazionale anti mafia e anti terrorismo, guidata da Federico Cafiero, coordina una serie di accertamenti ad ampio raggio sui neofascisti.
Professori universitari, giuristi e alti prelati. Attorno ai fondi esteri dei neofascisti di Forza Nuova destinati all’associazione Vicit Leo si muovono personaggi di vario genere. Al fianco del braccio militare delle proteste, c’è la mente politica e quella finanziaria, che ha cucito in questi anni di pandemia relazioni con ambienti insospettabili, alcuni speculatori, altri affaristi. La miscela, però, suscita nei palazzi della nostra intelligence molta preoccupazione.
Dopo gli scontri di sabato e gli arresti che ne sono seguiti, le procure sono in allerta così come i reparti investigativi dell’antiterrorismo: da quanto risulta a Domani, la procura nazionale anti mafia e anti terrorismo, guidata da Federico Cafiero, coordina una serie di accertamenti ad ampio raggio sui neofascisti.
I “presentabili”
Nell’ultimo anno attraverso i rapporti con gruppi “presentabili”, non dichiaratamente fascisti, la galassia di Forza Nuova è riuscita a contaminare anche le discussioni parlamentari.
La sintesi perfetta di questo disegno confezionato da Fiore è la onlus Vicit Leo, che come rivelato da Domani, ha beneficiato di 33mila euro dal trust Saint George Educational. Vicit Leo per statuto ha l’obiettivo di difendere e diffondere i valori del cattolicesimo integralista, i principi che ispirano per esempio i movimenti Pro vita contro l’aborto, ma anche l’opposizione alle vaccinazioni e all’operato dell’Organizzazione mondiale della sanità. Il trust che l’ha finanziata è stato fondato da Roberto Fiore, creatore del partito Forza Nuova, insieme ai reduci del gruppo eversivo Terza Posizione, che ha segnato gli anni della lotta politica a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta e condannato in prima persona per banda armata.
Il 9 ottobre Fiore ha guidato l’assalto dei No Green Pass alla sede della Cgil, insieme a Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, dopo che a dicembre dell’anno passato aveva annunciato che Forza Nuova sarebbe «confluito» in “Italia libera” assieme al variegato mondo del popolo No Vax-No Mask. Oggi il suo nome non risulta più agli atti del trust del Saint George. Gli amministratori attuali sono Michael Fishwick, Patrizio Nicoletti e T Grey. Nicoletti è uno storico sodale di Fiore dai tempi di Terza posizione trasferitosi poi a Londra, la città in cui Fiore riparò per sfuggire ai mandati di cattura. Il Trust, come raccontato nella prima puntata dell’inchiesta, si è dotato di un canale Telegram, che veicola messaggi “cattolici” a una rete internazionale di quasi 3mila iscritti: citazioni del vescovo inglese Richard Nelson Williamson, noto per le sue posizioni negazioniste sull’olocausto; massime dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, grande accusatore di Papa Francesco; commemorazioni della morte dell’ex soldato dei Nuclei armati rivoluzionari e co fondatore di Forza Nuova, Massimo Morsello, definito «amico e benefattore» del trust; infine gli appelli in sostegno dei militanti arrestati sabato 9 ottobre, associati ai martiri, e di tutte le manifestazioni anti Green Pass in Italia e nel mondo. Così la rete del trust e Vicit Leo rappresentano la saldatura tra fascisti, fondamentalismo cattolico e teorie cospirazioniste su vaccini e pandemia.
La saldatura con i No Vax
I fondatori di Vicit Leo si sono dati parecchio da fare sulla diffusione di quella che secondo loro è la corretta informazione, «con il fine di vigilare sull’appropriatezza di somministrazione di vaccini e farmaci». Due di loro sono la ginecologa Luisa Acanfora e il marito Pierfrancesco Belli, membro della passata legislatura del comitato di controllo dell’agenzia regionale per la sanità toscana nominato nell’organismo «in quota Lega» riferisce una fonte della struttura regionale. Belli e Acanfora finora erano noti soprattutto per una proposta di legge presentata qualche anno fa dalla senatrice ultra cattolica Paola Binetti che voleva introdurre l’utilizzo di una cintura gonfiabile per premere sull’utero delle donne che partoriscono, una pratica considerata da molti esperti dannosa. Acanfora le sponsorizzava nei palazzi della politica, Belli le produceva. E c’è chi come l’Asl di Empoli ne acquistò, era il 2014, un quantitativo non indifferente pagate anche con un contributo pubblico della regione.
Belli in recenti interviste rilasciate a testate contigue al mondo No Vax avvertiva i cittadini del pericolo: «No Vax e complottisti sono i termini creati dal nuovo ordine mondiale». Contattato da Domani ha sostenuto di aver preso le distanze Fiore e Forza Nuova. Quel che non ha detto però è che lui era stato nominato presidente del partito di Fiore. Sempre a sua insaputa, sostiene Belli. «Fiore mi è stato presentato da un alto prelato», dice il professore. Forse si tratta di Viganò? «Non direttamente lui, vicino ma non posso dirlo sennò...». Recenti inchieste della procura di Roma hanno documentato i contatti tra Fiore e i suoi camerati e preti attivi nella capitale ma che fanno riferimento ai lefevbriani. Tra questi Pier Paolo Petrucci, che si legge in un’informativa del reparto operativo speciale dei carabinieri, «il 15 ottobre 2013, avrebbe officiato presso la Fraternità San Pio X di Albano Laziale (Roma) la Santa Messa in suffragio del capitano delle SS Erik Priebke», il gerarca nazista condannato per “l’eccidio delle Fosse Ardeatine”. «Bisogna dare atto alla capacità di Fiore di stringere relazioni internazionali, lui si è presentato con accordi scritti con università straniere con cui avremmo dovuto collaborare», aggiunge Belli, che era rimasto colpito dall’eloquio del neofascista: «È affascinante ascoltarlo».
A sua insaputa
Nell’elenco dei fondatori dell’associazione finanziata con fondi esteri neofascisti troviamo anche un avvocato, Daniele Trabucco, descritto su siti NoVax o di estrema destra come un costituzionalista. Al momento Trabucco colleziona contratti con istituti universitari o para universitari privati e enti di formazione che vivono di fondi regionali come “Libera Accademia degli studi di Bellinzona” e “Unidolomiti”.
Nel frattempo porta avanti la battaglia sui vaccini e i suoi pareri sono stati presi in considerazione più volte in Senato, dove è stato anche invitato a una conferenza dalla senatrice Sonia Cunial, antesignana No Vax fuoriuscita dal movimento 5 Stelle. Quando lo contattiamo anche Trabucco come Belli dice che lui con Vicit Leo e Forza Nuova non c’entra più nulla. Ma è tra i fondatori, come poteva non conoscere i suoi partner? «Vi assicuro che appena ho capito l’ambiente ho preso le distanze». Ambiente nero che Trabucco incrocia spesso.
Sul sito informazionecattolica.it ha scritto di Covid e “manipolazioni” con un’altra allieva di Fiore, Gloria Callarelli, giornalista e membro di Forza Nuova candidata alle Europee nel 2019. E la firma di Trabucco la troviamo di recente anche su Italia Mensile, il giornale di riferimento di Forza Nuova, diretto dal capo popolo dell’assalto alla Cgil: Giuliano Castellino, che detiene le quote della cooperativa insieme ad altri due soci area No Vax.
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