È il livello più alto dal 1997, quando è iniziata la registrazione dei dati a livello europeo. A trainare l’impennata l’aumento dei prezzi dell’energia, saliti del 44,7 per cento
Continua a crescere l’inflazione nell’Eurozona. Secondo la stima flash che Eurostat, l’ufficio statistico dell’Ue, emette alla fine di ogni mese di riferimento, il tasso annuo di inflazione a marzo è stato stimato al 7,5 per cento, in aumento rispetto al 5,9 del mese di febbraio. Si tratta del livello più alto da quando è iniziata la registrazione dei dati a livello europeo nel 1997.
- Il tasso d’inflazione annuo misura la variazione del livello dei prezzi dei beni di consumo e dei servizi tra il mese in corso e lo stesso mese dell'anno precedente. La principale causa dell'impennata è l’aumento dei costi dell’energia che a marzo sono cresciuti del 44,7 per cento, mentre a febbraio erano cresciuti del 32 per cento.
- A seguire, l’aumento dei prezzi più consistente è stato registrato su cibo, alcol e tabacco, saliti del 5,0 per cento, rispetto al 4,2 per cento di febbraio; sui beni industriali non energetici, in aumento del 3,4 per cento, contro il 3,1 per cento di febbraio; e sui servizi, con il 2,7 per cento, contro il 2,5 per cento di febbraio.
- Il dato fa riferimento a 19 paesi dell’Unione: Belgio, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia.
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