Il presidente della Repubblica sorvola le zone dell’oristanese colpite dagli incendi. Il capo della Protezione civile: «Lo Stato è impegnato, ma la competenza è delle regioni»
«Vedere direttamente la devastazione provocata dagli incendi fa comprendere l’immensa portata dei danni provocati alla vita dei comuni colpiti e al loro territorio e del pregiudizio arrecato al futuro dei giovani. Chi se ne è reso colpevole ha sulla coscienza una gravissima responsabilità».
Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiuso la sua visita in Sardegna, nei luoghi devastati dagli incendi di fine luglio.
Il presidente, dopo essere stato ad Alghero, per visitare la base dell’Aeronautica militare, ha sorvolato in elicottero i territori, nei dintorni di Oristano, colpiti dai roghi delle ultime settimane.
Curcio in Calabria
Se nelle settimane passate è stata la Sardegna a essere attraversata dalle fiamme, in questi giorni l’emergenza si è spostata in Calabria, dove questa mattina è andato il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, prima a Reggio Calabria, poi a Catanzaro: «La situazione degli incendi sembra migliorata ma restiamo sempre allerta e la mia presenza in Calabria oggi serve proprio a fare un punto sul da farsi nell'immediato», ha dichiarato.
Ora è il momento di risolvere l’emergenza, alle soluzioni strutturali si penserà nei prossimi mesi. «Abbiamo ben undici mila ettari di Calabria divorati dal fuoco, gran parte dei quali nel reggino, siamo ancora nella fase dell'emergenza. Superato questo momento ci prepareremo all'autunno che non ci farà sconti», ha affermato il capo della Protezione civile.
La prevenzione spetta alle regioni, sostiene: «Lo Stato è impegnato con decine di mezzi e migliaia di uomini, però ricordiamoci che la prevenzione e gli interventi contro gli incendi spettano alle regioni».
«Abbiamo fatto uno sforzo straordinario per come l'emergenza imponeva: ieri sulla Calabria volavano 12 canadair, di cui 3 francesi di ritorno dalla Grecia». ha risposto Curcio alle polemiche emerse sulla tempestività degli interventi per sedare gli incendi scoppiati nella regione negli ultimi giorni.
«A mia memoria non ricordo una concentrazione (di incendi, ndr) simile senza dimenticare il sistema di monitoraggio satellitare attivato. Il mezzo aereo di per sè non risolve tutte le situazioni. C'è una catena di responsabilità e procedurale ben precisa poi che va rispettata e che quindi pretende i suoi tempi», ha proseguito.
Il costo degli incendi
È di oltre diecimila euro a ettaro il costo per la collettività dell’emergenza incendi, con boschi e macchia mediterranea inceneriti dalle fiamme, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti e fiamme che arrivano a lambire le città.
La cifra emerge da uno studio di Coldiretti. Ai costi immediati per le operazioni di spegnimento e ai danni su flora e fauna, attività agricole, ambiente e biodiversità, Coldiretti ricorda come vadano aggiunti quelli a lungo termine per la bonifica delle aree e per far rinascere tutto l’ecosistema forestale e tutte le attività umane tradizionali, dalla raccolta della legna a quella dei tartufi e dei piccoli frutti, dai ricerca dei funghi all’ecoturismo. Un percorso per riprendersi dai danni del fuoco per il quale sono necessari circa quindici anni.
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