La tennista italiana, Jasmine Paolini, è finalista al torneo di Wimbledon. Dopo quasi tre ore ha battuto in semifinale la croata Donna Vekic in tre set 6/2 – 4/6 con l’ultimo vinto al tie break 10/8. È la prima italiana a disputare una seconda finale consecutiva di un Grande Slam dopo quella di giugno al Roland Garros. L’ultima tennista a esserci riuscita a livello internazionale è stata Serena Williams nel 2016.

La finale si disputerà sabato 13 luglio dopo le 15 quando Paolini sfiderà la vincente tra Rybakina e Krejcikova. Se dovesse vincere il torneo passerebbe dalla settima alla quarta posizione nella classifica mondiale.

«Ricorderò questo match per sempre. Non c'è posto migliore di questo dove lottare su ogni palla, è bellissimo giocare davanti a voi. Per un tennista questo è il posto più bello dove giocare, grazie per avermi sostenuto.
Per la famiglia non è facile vivere partite così, una montagna russa dal punto di vista emotivo», ha detto Jasmine Paolini a fine partita.

«Mi ripetevo di lottare punto dopo punto è bellissimo giocare qui, per un tennista è il posto più bello dove giocare. Gli ultimi mesi sono stati folli per me, devo ancora rendermi conto di cosa è successo. Cerco di concentrarmi su cosa accade in campo. Da ragazzina guardavo le finali di Wimbledon, adesso vivo alla giornata e mi diverto. Adesso è il momento di recuperare verso la finale"», ha detto a fine partita rispondendo alle domande a bordo campo.

La crescita di Jasmine Paolini

Paolini, classe 1996, è nata a Castelnuovo di Garfagnana ed è cresciuta a Bagni di Lucca in un piccolo circolo di tennis. «Da piccola non pensavo al futuro. Ho iniziato a giocare perché mi divertiva, poi qualche risultato è arrivato», ha detto in un’intervista a La Stampa lo scorso febbraio. «La svolta è stata la convocazione al centro Fitp di Tirrenia. Lì ho visto la mia strada, prima era tutto un po’ astratto».

Nata da padre lucchese e madre polacca, Jasmine è un’atleta legata alle sue origini. Da tre anni non torna a Lodz, dove vive ancora sua nonna e sono nitidi i suoi ricordi d’infanzia. «Mia madre è polacca, ha conosciuto mio babbo quando è venuta in Italia con sua cugina. Il polacco lo parlavo bene, ora un po’ lo sto dimenticando»

Al momento Paolini, allenata da Renzo Furlan, ha vinto due titoli. A gennaio è arrivata agli ottavi di finale degli Australian Open, mentre a giugno ha perso la finale del Roland Garros contro la numero 1 al mondo Iga Swiatek.

Prima di lei solo cinque italiane erano giunte in una finale del Roland Garros (Francesca Schiavone, Sara Errani, Flavia Pennetta e Roberta Vinci). Dal 10 giugno 2024 Paolini è settima nella classifica Atp.

Dopo Wimbledon punta ai giochi olimpici dove probabilmente giocherà in doppio insieme a Sara Errani come fatto negli ultimi mesi. 

Gli altri italiani in gara

Venerdì 12 luglio, invece, Lorenzo Musetti giocherà invece la semifinale contro Novak Djokovic. È l’unico italiano rimasto in gara dopo l’eliminazione del numero uno al mondo Jannik Sinner e proverà ad eguagliare Matteo Berrettini che proprio contro il serbo ha perso la finale di Wimbledon del 2021.

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