Avrebbe dovuto essere il vaccino che salvava il piano vaccinale dalle mancate consegne di AstraZeneca. Oggi invece, Janssen, il vaccino anti Covid-19 prodotto da Johnson & Johnson, è il meno utilizzato in Italia. Centinaia di migliaia di dosi si stanno accumulando nei frigoriferi e rischiano di restarci fino alla data di scadenza.

Rifiutato dalle persone che temono i potenziali effetti collaterali simili a quelli del vaccino AstraZeneca, ormai molte regioni utilizzano Janssen quasi esclusivamente per senzatetto e stranieri in situazioni irregolari, poiché la sua efficacia dopo una solo dose lo rende ideale per proteggere persone che non sarà facile ricontattare per una seconda somministrazione.

Ma anche così, sono quasi un milione le dosi inutilizzate, di cui un terzo è già stato rispedito dalle regioni alla struttura del commissario. Ora qualcuno comincia a chiedersi se la cosa migliore da fare non sia donarle ai paesi che ne hanno più bisogno.

Lo scetticismo

«Dopo la decisione di Aifa e del ministero della Salute che lo riservava agli over sessanta, Janssen lo abbiamo usato ben poco», dice Ugo Trama, responsabile delle vaccinazioni nell’unità di crisi della regione Campania. «Non è un vaccino ben accetto dalla popolazione».

Prodotto con una tecnologia simile a quella utilizzata AstraZeneca, anche Janssen è stato colpito dalla “raccomandazione rafforzata” del ministero della Salute che lo scorso giugno ne ha disposto la somministrazione soltanto a chi più di 60 anni, tranne in rari casi, a causa del timore di potenziali effetti collaterali.
Da allora, le regioni hanno quasi cessato la somministrazione di Janssen. Circa 700mila dosi sui due milioni che abbiamo ricevuto sono ferme nei congelatori delle regioni e altre 265mila sono già state rispedite dalle regioni al commissario. Con il 67 per cento delle dosi utilizzate sul totale di quelle ricevute, Janssen è il vaccino meno utilizzato in Italia, trenta punti percentuali dietro AstraZeneca.


Come altre regioni, anche la Campania ha organizzato diversi open day Janssen, giornate in cui i centri vaccinali sono aperti a tutti gli ultra sessantenni, anche senza prenotazione. Ma in queste occasioni a presentarsi sono sempre stati in pochi.

AstraZeneca, però, ha percentuali di somministrazioni molto più alte di Janssen. «Questo perché quando AstraZeneca è stato raccomandato solo per gli ultra sessantenni avevamo ancora molte seconde dosi da effettuare e questo ci ha permesso di arrivare più vicini a utilizzare tutte le dosi», spiega Trama.

Con il monodose Janssen, invece, questo non è possibile. L’unica possibilità e somministrarlo ai circa due milioni di over 60 che ancora non si sono vaccinati, se si riesce a persuaderli a ricevere il vaccino. L’alternativa e usarlo per coloro che invece non hanno scelta.

Un vaccino per esclusi

In Emilia Romagna ad oggi avanzato poco più di 33mila dosi di Janssen sulle 155mila consegnate, circa il 75 per cento, una proporzione migliore della media italiana. Ma anche in questa regione virtuosa si fatica a smaltire le dosi che rimangono. Fonti dell’assessorato alla Salute fanno sapere che, come disposto dalle indicazioni ministeriale, il vaccino viene distribuito soprattutto a strutture assistenziali e utilizzato per senzatetto e persone con status irregolare. 

È dallo scorso giugno che Janssen può essere somministrato anche a minori di 60 anni in caso di parere positivo del Comitato etico regionale e se destinato a popolazioni “hard to reach”, ossia difficili da raggiungere, cioè «popolazioni non stanziali e/o caratterizzate da elevata mobilità lavorativa». In altre parole, senzatetto, persone senza fissa dimora e altri invisibili per la normale burocrazia.

Secondo uno studio della Fondazione Umberto Veronesi, si tratta di circa 800mila persone, tra immigrati irregolari, senza fissa dimora e persone in attesa di regolarizzazione. 
Anche se non ci sono numeri ufficiali, soltanto alcune migliaia di dosi di Janssen sono state utilizzate in questo modo. Altre centinaia di migliaia si stanno accumulando o vengono rispedite indietro dalle regioni che non sanno cosa farsene.

Se mantenuto congelato a basse temperature, il vaccino può durare fino a due anni. Ma una volta portato alla temperatura di un frigorifero normale, una dose di Janssen dura soltanto un paio di mesi.

Quante del milione di dosi di Janssen inutilizzate sono ancora congelate e quante invece rischiano di scadere? E cosa pensiamo di fare con questi vaccini dimenticati? Domani ha provato a chiederlo al commissario Francesco Figliuolo, ma per ora non ha ancora ricevuto risposta.

 

© Riproduzione riservata