L’esonero di Thiago Motta è il quarto indizio: la storia del club bianconero è fatta di crisi di rigetto verso gli allenatori ingaggiati come portatori di un’idea di calcio raffinato. Era già successo con Pirlo, Sarri e trent’anni fa con Maifredi. Che dice: «Voleva fare un copia incolla dell’anno prima, ma la Juventus è altra cosa». Al posto di Motta per quattro mesi Tudor, e poi la restaurazione
Le rivoluzioni non fanno per la Juve: «Qui non c’è il tempo di sbagliare»


24 marzo 2025 • 20:02