A Chivasso, in Piemonte, il tiktoker Khaby Lame ha ricevuto la cittadinanza dopo aver ottenuto il successo attraverso video sui social. Il caso del giovane content creator fa riflettere sulla difficoltà e la burocrazia necessarie per ottenere lo status di cittadino italiano
Khaby Lame, il tiktoker di origine senegalese con più follower al mondo è diventato cittadino italiano. Ha recitato il giuramento al comune di Chivasso, dove è cresciuto. Lame infatti vive in Italia da quando aveva un anno.
Khaby Lame, abbreviazione del nome Khabane Serigne Lame, ha detto: «Sono molto orgoglioso. Mi sentivo italiano anche prima di oggi perché sono cresciuto qui. Sento però una grande responsabilità per il giuramento che ho pronunciato, non sono parole al vento».
Lo scorso 8 giugno Khaby era stata notificata copia del decreto del presidente della Repubblica che gli ha concesso la cittadinanza italiana.
La scalata del successo
Il suo successo è iniziato con il lockdown: su TikTok, infatti, ha raggiunto in pochi mesi più di 53 milioni di follower (a novembre 2020 ne aveva poco più di 600mila) ed è entrato nella classifica dei 10 profili più seguiti al mondo.
Ad oggi su Instagram a seguirlo sono 78,6 milioni di utenti e su Twitter più di 240mila.
Il caso di Khaby Lame ha dato nuovo materiale al dibattito sulla cittadinanza quando durante un’intervista rilasciata a Repubblica aveva affermato: «Non è giusto che una persona che vive e cresce con la cultura italiana per così tanti anni ed è pulito, non abbia ancora oggi il diritto di cittadinanza. E non parlo solo per me».
A rispondergli con un tweet era stato il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, che scriveva: «Caro Khaby Lame volevo tranquillizzarti sul fatto che il decreto di concessione della cittadinanza italiana è stato già emanato i primi di giugno dal ministero dell’Interno. A breve sarai contattato dalle istituzioni locali per la notifica e il giuramento. In bocca al lupo».
Un fenomeno esteso
La situazione di Khaby Lane non è un caso isolato, ma è condivisa da migliaia di giovani di origine straniera nati o cresciuti in Italia.
Nel corso degli anni il dibattito sulla riforma della cittadinanza ritorna ciclicamente, ma non si sono ancora fatti progressi.
Secondo quanto riportato dalla fondazione Ismu (iniziative e studi sulla multietnicità), in Italia al 1°gennaio 2020 la presenza dei minori stranieri, iscritti nelle anagrafi comunali, si attesta intorno a un milione e 78mila persone.
Il caso di Khaby Lame si pone come evento eccezionale previsto dalla Costituzione infatti, secondo l’articolo 9 della legge 91/92, «la cittadinanza può essere concessa allo straniero quando questi abbia reso eminenti servizi all'Italia, ovvero quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato».
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