La guida Michelin premia i piatti ma ignora chi molesta in cucina
Gwendal Poullennec, international director of the Michelin Guides speaks to the media prior to the award ceremony, which took place in the concert hall of Zaryadye Park in Moscow, Russia, Thursday, Oct. 14, 2021. French gastronomic bible the Michelin Guide awarded nine of its coveted stars to restaurants in Moscow on Thursday as it unveiled its first lineup of recommendations in the Russian capital. Representatives of the guide — considered the international standard of restaurant rankings — released the first Moscow edition of their iconic red book at a ceremony at Moscow. (AP Photo/Dmitry Serebryakov)
24 novembre 2021 • 09:12Aggiornato, 25 novembre 2021 • 10:14
È giusto che nella valutazione della guida Michelin per l’assegnazione delle stelle rientrino esclusivamente criteri legati alla cucina e agli ingredienti, o nel 2021 si dovrebbe fare i conti su quello che succede negli ambienti di lavoro?
A fine ottobre, Giorgio Pinchiorri, il titolare e celebre sommelier dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze ha patteggiato una condanna di quattro mesi per stalking nei confronti di una giovane donna, ex dipendente del ristorante.
È il momento di aprire un dibattito in un mondo che troppo spesso racconta solo i suoi aspetti positivi e va avanti come se non fosse successo nulla.
Nata a Foligno nel 1987, è redattrice di Domani. Ha lavorato per quasi dieci anni per l'agenzia stampa Public Policy come giornalista parlamentare. Ha scritto per Repubblica e Il Messaggero. Si occupa di politica ed enogastronomia. È coautrice de L'Italia di vino in vino edito da Altreconomia. Si può contattare via email (sonia.ricci@editorialedomani.it) o su Instagram @rix_sonia