L’associazione “Mediterranea”, nata dall’intesa di Unionfood con Confagricoltura, cambierà nome. A favorire l’intesa il ministro Francesco Lollobrigida, che ha incontrato giovedì 12 settembre il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e il presidente di Unionfood Paolo Barilla, che hanno acconsentito al cambio di denominazione, dopo la battaglia condotta da Coldiretti che denunciava l’appropriazione di un nome che non può essere patrimonio di una parte del settore.

«A noi sembra intollerabile – diceva a Domani il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – che un gruppo di potenti multinazionali tenti di evocare la dieta mediterranea per rifarsi il trucco nel paese simbolo dello stile di vita mediterraneo. È una mistificazione, un tentativo di social washing».

La nuova associazione e il nuovo nome saranno presentati in una conferenza stampa con il ministro, a cui saranno invitate tutte le altre organizzazioni del settore. Ma intanto Coldiretti rivendica di aver da subito combattuto una battaglia «per molti versi impari» contro l’utilizzo del nome “Mediterranea”. «La Confederazione non si è fermata e ha portato avanti a testa alta questo duro confronto, pur di salvaguardare la Dieta mediterranea patrimonio Unesco. I fatti ci hanno dato ragione, anche grazie al sostegno del comune di Pollica e all’impegno di tante associazioni di consumatori, ambientaliste e agroalimentari che fraternamente ringraziamo e abbracciamo. Così come ringraziamo il ministro Lollobrigida per la determinazione e l’impegno per definire i due punti dell’accordo».

Cioè il cambio della denominazione e l’impegno di Coldiretti al sostegno di una eventuale candidatura italiana alla presidenza del Comitato delle organizzazioni professionali agricole della Comunità europea (Copa).

«Coldiretti – conclude l’associazione – non abbandonerà mai la difesa degli interessi dei cittadini consumatori e dei propri agricoltori associati e continuerà in un’azione di presidio e di denuncia di qualsiasi associazione che non rispetti la tutela del Made in Italy e la difesa del vero agroalimentare italiano».

© Riproduzione riservata