Negli atti del riesame l’indagato Pileri dice che il numero due del Mef «è una persona nostra». Gli investigatori sottolineano anche il costo del ticket per la Scala regalato a Freni da Verdini jr
«È una persona nostra». Non è chiaro se i Verdini siano afflitti da una forma cronica di megalomania o dicano la verità. Di certo c’è un nome che ritorna anche nelle nuove carte dell’indagine della procura di Roma sul sistema appalti e nomine gestite da Denis e il figlio Tommaso. Il nome è Federico Freni, sottosegretario all’Economia, «gli abbiamo detto questo è una persona nostra», diceva Fabio Pileri al suo socio Verdini jr commentando l’incontro tra il sottosegretario e il dirigente Anas Domenico Petruzzelli.
Freni è uomo della Lega di Matteo Salvini, il ministro delle Infrastrutture molto in imbarazzo per questa inchiesta sul cognato e sul suocero. Imbarazzo dovuto soprattutto al fatto che la guardia di finanza ha scoperto che l’ambito in cui si muovevano i Verdini con la loro società Inver era proprio quello delle Infrastrutture, gestendo nomine e garantendo agli imprenditori clienti appalti con Anas. «Per quanto riguarda Ferrovie gli abbiamo dato 6 nomi per farli direttori...5 oggi sono direttori», si vantano, intercettati, Tommaso Verdini e il socio Fabio Pileri.
Dunque, dopo i pranzi e le riunioni a casa Verdini nel centro di Roma monitorate dalla finanza, ora un’altra intercettazione indica Freni quale figura di collegamento tra il Sistema dei Verdini e le istituzioni. Il sottosegretario non è indagato. Ma i suoi incontri e le cortesie scambiate con il giovane Verdini sono finite nei rapporti dei detective.
Il regalo
Dalle carte depositate al tribunale del riesame, che deve esprimersi sui ricorsi presentati dagli avvocati che chiedono l’annullamento dei domiciliari, riemerge una storia in parte nota, ma che si arricchisce di un elemento di novità. Freni ha ricevuto da Verdini jr il biglietto per la prima della Scala. Grande appassionato di lirica, non poteva mancare a un evento mondano così importante, dove peraltro era presente il suo leader Salvini insieme alla fidanzata Francesca Verdini, sorella di Tommaso e figlia di Denis, i principali indagati dell’inchiesta della procura di Roma.
Sul costo del biglietto si sono fatte varie ipotesi. Adesso nei documenti giudiziari potrebbe esserci la risposta definitiva: «Non meno di 7 mila euro», si legge in uno degli atti. Freni, riconfermato sottosegretario all’Economia nel governo Meloni, ha sempre ribadito di sentirsi tranquillissimo e di non aver niente da temere dall’indagine. Infatti di penale non c’è niente, ma forse la questione di opportunità meriterebbe quanto meno un chiarimento politico.
Sempre Verdini
I ripetuti incontri con Freni di Verdini e Pileri servono a sponsorizzare manager pubblici. I due soci del resto facevano soprattutto questo. E si sono spesi molto per Massimo Simonini, ex ad di Anas e nominato commissario a due opere strategiche dal governo Draghi e confermato dall’esecutivo Meloni. Siamo nel novembre 2021 e, secondo la procura, lo fanno coinvolgendo i vertici istituzionali, «a cominciare dal sottosegretario al Mef, ministero che ha voce in capitolo nelle nomine dei rappresentanti delle partecipate pubbliche», si legge. Si tratta ancora una volta di Freni che, il 30 novembre 2021, è a cena con Denis Verdini, già pregiudicato all’epoca, il figlio Tommaso, Pileri e altri del giro. Simonini, alla fine della cena, dirà, intercettato, «è andata bene, bene, bene, molto positiva».
Il dieci dicembre altro giro, altra corsa. Al ministero dell’Economia si presentano Verdini junior e Pileri. Incontro nel quale avrebbero perorato la nomina di Petruzzelli. «Questo incontro è preceduto da una circostanza assai rilevante...Verdini (...) riesce a procurare al sottosegretario Freni, un biglietto per la prima al teatro la Scala a Milano per la serata del 7 dicembre (...) lI rapporto tra Freni e Verdini è estremamente confidenziale ma il costo del biglietto non è di poco conto (non meno di 7.000,00 euro)», si legge nelle carte dell’indagine. Il sottosegretario, sentito da Domani, aveva già chiarito che ha la prova dei pagamenti di cena e albergo, mentre per la prima della Scala aveva accettato perché erano rimasti due posti liberi nel palco.
Gli incontri con Freni però proseguono e si arriva così all’8 febbraio 2022. Pileri e Verdini vanno di nuovo al ministero per un nuovo incontro. «Gli abbiamo presentato a Freni, gli abbiamo detto questo è una persona nostra», è il commento successivo di Pileri.
Gli investigatori della finanza riassumono così i vertici con il politico: «Sono stati monitorati alcuni incontri tra Pileri, Verdini, il sottosegretario al Ministero dell’Economia, Federico Freni, che consentono di ipotizzare che trattasi dì rapporti ed incontri finalizzati ad assicurare ai dirigenti Anas, gli appoggi politici necessari per mantenere posizioni strategiche e ruoli decisionali all’interno della struttura della società pubblica».
Poi uno degli incontri più rilevanti. In via Barberini, nel maggio 2022, dove il sottosegretario si era presentato con l’auto di servizio, con tanto di paletta e lampeggiante. Freni aveva già chiarito a Domani di non ricordare se in quell’occasione avesse incontrato Verdini e soci oppure si fosse recato nel palazzo dove c’era anche una sede della Lega. Se fosse vera la versione di Freni, Salvini dovrebbe spiegare per quale motivo nell’appartamento affittato da una società di Verdini si riuniva un pezzo di partito.
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