Il consiglio dei ministri ha approvato un pacchetto di norme sulla sanità, composto da un decreto legge per la riduzione dei tempi delle liste d’attesa e da un disegno di legge sulle misure di garanzia nelle prestazioni sanitarie. Il primo provvedimento, che entrerà immediatamente in vigore, è più di carattere regolamentare, mentre il secondo contiene misure di spesa contrattate con il ministero dell’Economia.

«I cittadini potranno avere le prestazioni nei termini che servono», ha spiegato in conferenza stampa il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al termine del cdm. «Se un paziente deve fare una risonanza magnetica entro 72 ore vedrà risolto il suo problema». In particolare, nel decreto si legge che «se le prestazioni non vengono erogate nei tempi previsti dalle vigenti classi di priorità, le aziende garantiscono al cittadino la prestazione in intramoenia o attraverso il privato accreditato. Le modalità sono definite con decreto del ministro delle Salute da adottarsi entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto». Il secondo punto menzionato da Schillaci è «l’abolizione del tetto di spesa dal primo gennaio 2025».

Il decreto prevede poi l’aumento del 20 per cento delle tariffe orarie per il personale che dovrà prestare servizi extra (e con una tassazione ridotta al 15 per cento), uno stanziamento di 100 milioni di euro per avvalersi di specialisti ambulatoriali interni per accorciare i tempi delle liste d’attesa, oltre che un registro nazionale delle segnalazioni sui disservizi dei cittadini

Per arginare il fenomeno dei “gettonisti”, poi, le aziende possono assumere personale con contratti di lavoro autonomo. Più possibilità di ricorrere ai privati accreditati.

Scattano le quote premiali per le regioni che rispettano gli obiettivi di riduzione delle liste, mentre i direttori generali di Asl e ospedali riceveranno incrementi o al contrario decurtazioni del 10 per cento della retribuzione di risultato sulla base del raggiungimento o meno degli obiettivi.

Infine, anche in farmacia si potranno svolgere alcune prestazioni come analisi del sangue e tamponi mentre andrà attivata la diagnostica di primo livello negli studi dei medici di famiglia.

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