- Nominalmente Victor Osimehn è costato al Napoli 70 milioni di euro più altri 10 milioni di eventuali bonus.
- Nello stesso tempo il Napoli ha girato quattro calciatori al Lille per un valore complessivo di 20 milioni di euro.
- Secondo le rivelazioni del quotidiano francese L’Equipe, soltanto 10 milioni di quell’incasso sarebbero nei conti del club.
Potenziale incasso della cessione: 80 milioni di euro. Incasso che risulta dopo avere consultato i flussi di denaro: 10 milioni di euro. Il trasferimento dell'attaccante nigeriano Victor Osimhen dal Lille al Napoli, realizzato nell’estate 2020, continua a generare curiosità e più di un sospetto riguardo al giro dei valori finanziari sul versante francese.
La transazione risultava eccentrica già nei giorni in cui veniva realizzata, ma non si poteva pensare di trovare certe voragini. E invece nei giorni scorsi il quotidiano francese L’Equipe ha svelato dettagli sull'affare che vanno oltre l'immaginazione.
Plusvalenze di carta
Riepiloghiamo i dettagli dell’affare che suo tempo abbiamo raccontato. Nel mese di agosto 2020 il Napoli acquisisce dal Lille i diritti economici dell'attaccante nigeriano classe 1998 per una cifra estremamente impegnativa: 70 milioni di euro più altri 10 milioni eventuali da versare nel caso maturino determinate condizioni sportive.
Una spesa esagerata, pur tenendo conto delle buonissime referenze del giocatore. Ma subito dopo un’altra notizia di calciomercato interviene a integrare il quadro e a dargli termini più coerenti.
Si viene infatti a sapere che il Napoli gira al Lille quattro calciatori: il terzo portiere Orestis Karnezis (35 anni), e tre ragazzi provenienti dalla squadra Primavera e in parte già impegnati nella Lega Pro italiana.
Si tratta del difensore Claudio Manzi (classe 2000) e degli attaccanti Luigi Liguori (classe 1998) e Ciro Palmieri (classe 2001). Ai quattro viene data una valutazione complessiva di 20 milioni di euro, cioè 5 milioni di euro a testa. Valori totalmente irreali, che però consentono al Napoli di scalare 20 milioni dall'impegno di spesa coi francesi e di realizzare pure una plusvalenza monstre.
Sul versante Lille, scalati i 20 milioni per i quattro fenomeni provenienti da Napoli e quanto dovuto in indennità di formazione e premi di solidarietà, l'incasso reale si riduce a meno di 48 milioni.
Però, in termini nominali, la plusvalenza iscritta a bilancio per Osimhen fa base sulla cifra di 70 milioni. Non è ancora tutto, perché tre dei quattro calciatori valutati 5 milioni a testa (tutti tranne Karnezis) vengono immediatamente girati in prestito alla Fermana, squadra di Lega Pro italiana. Che nonostante conduca un campionato modesto utilizza quasi mai il terzetto da 15 milioni di euro. Bel paradosso.
Uno di loro, Liguori, viene restituito durante la finestra invernale del calciomercato al Lille, che subito lo ridà in prestito a un altro club di Lega Pro, il Lecco. Dove da gennaio a giugno Liguori colleziona soltanto 4 presenze.
L’ex patron che non sa stare senza calcio
L’altra parte della storia è più recente, successiva al cambio di proprietà del Lille repentinamente avvenuto poco prima delle feste di fine anno come vi abbiamo raccontato in un articolo del 20 dicembre. Nell’articolo dell’Equipe si riferisce di un’inchiesta della procura di Lille partita da una segnalazione fatta dai revisori dei conti del club.
Alcuni dettagli della gestione condotta dalla vecchia proprietà, quella del finanziere ispano-lussemburghese Gerard López, avrebbero destato sospetti. Lo scorso dicembre López è stato messo alla porta dal fondo Elliott, lo stesso che controlla il Milan e col medesimo meccanismo (debito non onorato e conseguente acquisizione del controllo) è diventato proprietario del Lille.
Il nuovo plenipotenziario del club Olivier Letang, affiancato dal finanziere romano Alessandro Barnaba (ex consigliere della famiglia Friedkin, i proprietari della Roma, e attuale sorvegliante del Lille attraverso il veicolo lussemburghese di controllo, Merlyn Partners), ha affidato a uno studio legale specializzato la due diligence sui conti. Ballerebbero 28 milioni di euro dispersi in commissioni e onorari.
Un ammontare che ha convinto la nuova dirigenza a bloccare gli impegni di pagamento contratti dalla vecchia proprietà con agenti e intermediari. Il quotidiano sportivo francese ha provato anche a sentire la versione dei fatti di López, che però si è appellato a esigenze di riservatezza per eludere gli interrogativi. Tanto più che in questi giorni il finanziere non poteva permettersi più di tanto una cattiva pubblicità. Era infatti impegnato nel tentativo di rilevare un altro club di Ligue 1, il Bordeaux.
L’affare è ormai dato per concluso, siamo ai dettagli. Il club bordolese passa da una disastrosa gestione americana a una gestione che aveva già fallito a Lille. E chissà come mai mister López ha così tanta ansia di rimanere nel mondo del calcio.
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