Il maltempo ha causato almeno nove morti accertate, mentre rimane impreciso il numero dei dispersi in Romagna, tra le province di Cesena e Forlì. In Emilia Romagna, come ha detto l’assessora Irene Priolo, «continua a piovere sul bagnato». Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, giunto sul posto in mattinata, ha riferito che sono attivi 700 vigili del fuoco e cento mezzi speciali per i soccorsi. Il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, ha annunciato che bisognerà evacuare altre 20mila persone.

«L’Emilia-Romagna è colpita e ferita ma si rialza», ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Nel pomeriggio ci sarà una riunione tra i ministri, il bilancio dei danni verrà fatto a emergenza superata. Bonaccini ha spiegato che tre sono i punti che dovranno essere affrontati: la questione delle sospensioni fiscali, poi i danni privati e, insieme, il tema dei danni al patrimonio pubblico: «Non lasceremo nulla di intentato», ha detto il presidente, che ha preannunciato che ci sarà anche la richiesta di fondi europei.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, attualmente in viaggio verso il G7 di Hiroshima, si è collegata dall’Alaska è ha dato la disponibilità immediata a convocare un Consiglio dei ministri per approvare, ove fosse necessario, ulteriori misure d’emergenza.

I fenomeni relativi al maltempo continueranno oggi e domani, in settimana ci saranno episodi più lievi. «Da questa mattina siamo saliti da 23 comuni coinvolti in allagamenti a 36 in pianura, la conta è cresciuta notevolmente. I comuni coinvolti da frane sono 48. 21 fiumi sono esondati in più punti», ha riferito l’assessora Priolo. La via Emilia è allagata all’altezza di Faenza.

A fronte delle alluvioni ancora in corso, è stato confermato nel corso della conferenza stampa di Bonaccini e Piantedosi nella sede dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, a cui ha preso parte anche il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami (FdI), che domenica salterà il Gran premio di Imola.

Del possibile annullamento del concerto del 18 maggio di Bruce Springsteen a Ferrara, dopo lo stop al Gran Premio di Formula 1, «sentiremo, vediamo. Non l'abbiamo ancora affrontato», ha detto il ministro dell'Interno, ma l’organizzazione lo ha confermato poco dopo: sono attesi 50mila fan. Lo show, prima data italiana, non sarà pregiudicato dalle condizioni meteo. Anche i treni speciali previsti per il concerto, frutto dell'accordo tra Trenitalia e l'organizzatore Barley Arts, sono confermati.

Le evacuazioni

Una donna, precedentemente scomparsa, è stata ritrovata questa mattina e messa in salvo. Novecento persone erano state evacuate in tutta la regione l’altro ieri sera in maniera preventiva, ma tra le 5mila e le 6mila persone sono sfollate sia per evacuazioni preventive sia per diretta conseguenza delle esondazioni. Numerose palestre sono state messe a disposizione per accogliere i cittadini che hanno abbandonato le loro case.

A Cesena decine di persone sono state costretta a salire sui tetti. Secondo la protezione civile, l’emergenza non è finita. Si aspettano ancora 12 ore di forti precipitazioni, poi la morsa di maltempo che ha duramente colpito l’Alto Adriatico, Romagna in primis, e il basso Tirreno, si allenterà. Secondo le previsioni sono attese intense precipitazioni in Emilia-Romagna e Marche, ma anche tra Lazio, Campania e Calabria. Oltre alle piogge oggi avremo anche venti di burrasca, in particolare sui rilievi del centro-nord e sulle isole maggiori. Poi a tempesta si sposterà verso i Balcani, ma un nuovo maltempo colpirà nel fine settimana il nord ovest questa volta. 

Tutti i fiumi sono esondati in Emilia-Romagna. Moltissime strade sono inagibili e la linea ferroviaria adriatica è stata interrotta e tutti i treni, compresi quelli ad alta velocità, subiscono cancellazioni o variazioni di percorso. Sull’Appennino, ci sono state frane e smottamenti sul versante romagnolo e alcune frazioni risultato isolate. La lunga siccità che aveva colpito la regione negli ultimi mesi non ha fatto altro che rendere più critica la situazione. Un terreno che rimane arido per troppo tempo non riesce infatti ad assorbire adeguatamente l’acqua. 

Anche Marche e Abruzzo sono alle prese con frane e fango mentre nel Veneto, con il ritorno dell'acqua alta, è stato nuovamente disposto l'innalzamento delle barriere del Mose. 

Le vittime

Un’altra vittima è stata rinvenuta stamattina sulla spiaggia di Cesenatico. Si tratta di una donna di 60 anni che era scomparsa durante la piena del Savio di questa notte a Ronta di Cesene, il corpo è stato stato trascinato fin lì dalla furia delle acque. Insieme a lei, è morto anche il marito 70anne il cui cadavere era già stato ritrovato ieri sempre a Ronta di Cesene

Ieri inoltre, un primo corpo era stato trovato al piano terra di una casa in aperta campagna, vicino agli argini del fiume Montone, dove la vittima abitava insieme alla moglie. La donna è stata salvata dai soccorritori e ha detto che il marito era rimasto in casa al piano inferiore, dove è stato trovato senza vita. Risulta dispersa la moglie. Si tratta di una coppia di imprenditori agricoltori, impegnati nella produzione e raccolta di erbe aromatiche spezie.

I soccorsi

La Regione Emilia-Romagna, nella giornata di ieri, ha chiesto al Dipartimento nazionale di Protezione civile un rafforzamento del soccorso tecnico urgente coinvolgendo ulteriormente l'Esercito e i Vigili del fuoco per intervenire in maniera ancor più tempestiva possibile. Oggi sono quindi in  arrivo gli uomini del Battaglione San Marco. 

L’acqua è talmente alta in alcune zone che stanno arrivando anche i rinforzi della guardia costiera con elicotteri, sub e battelli. A causa del  maltempo in alcune zone la linea telefonica è interrotta e i cittadini romagnoli si aiutano come possono. Alcuni chiedendo aiuto su Instagram, indicando dove sono rimasti bloccati e in che condizioni versano. Altri sui canali Telegram scambiando informazioni utili su esondazioni e chiusure, rilanciando le richieste di aiuto trovate sui social o ancora dando il via a raccolte fondi.

La notte del ravennate

Nella notte nuove esondazioni hanno colpito la Romagna. Il Comune di Ravenna ha avvertito che «la situazione degli allagamenti sta rapidamente peggiorando in buona parte del territorio a seguito della rottura dell'argine del Lamone a Boncellino e delle criticità sulla rete scolante». Alle prime ore del mattino il Lamone, all’altezza di Bagnacavallo, è esondato. Il Lamone aveva già rotto gli argini ieri sera nei pressi di Faenza, allagando l’intera città e sfondando le mura antiche.

Sono cominciate le esondazioni anche del Senio nei pressi di Cotignola e nella zona della chiusa di Tebano, vicino Castel Bolognese ma si teme che le sue acque possano superare gli argini anche a Ravenna, dove nella notte sono state evacuate le abitazioni nei pressi di Ponte Vecchio per la piena dei Fiumi Uniti. Autostrade per l’Italia ha avvertito che a causa dei «diffusi allagamenti nell’area romagnola, in molti casi lungo la A14 l’acqua ha raggiunto il piano viabile». Alcuni tratti sono stati perciò chiusi.

Il bolognese

Il Comune di Bologna fa sapere che la «viabilità è compromessa in molte zone della città metropolitana» Il torrente Ravone che era tenuto sotto controllo già da ieri è esondato allagando la città. Nel Bolognese è crollato il ponte della Motta  – che collega la Motta-Budrio con San Martino in Argine – a seguito della rottura dell’Idice e della grande pressione alla quale è stato sottoposto durante la notte. I vigili del fuoco avvertono di «non avvicinarsi per alcun motivo» alla zona perché sembra essere coinvolta anche una condotta del gas. A Livergnano, frazione di Pianoro, nel Bolognese, nella notte è crollata una casa colonica, travolta da un masso e da detriti scesi dalla montagna. Tre persone che erano all’interno sono state soccorse e portate in salvo. La sindaca di Pianoro, Franca Filippini, ha detto che «nella zona la situazione è tragica, è esondato il torrente Zena e tutto il territorio è pieno di frane».

La risposta della politica 

Il ministro Piantedosi ha sorvolato  le zone colpite dal maltempo a bordo di un elicottero dei vigili del fuoco.

Si è poi recato insieme al ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, al Centro di coordinamento della Protezione civile regionale per fare il punto della situazione. Musumeci ha detto che «50mila utenti sono rimasti senza energia elettrica, 100 mila senza telefonia mobile e 10 mila senza quella fissa. Inoltre 24 sono stati i comuni evacuati in tutta la regione, tutti i fiumi della regione hanno registrato la tracimazione e la media dell’acqua piovana è di 200 millimetri in 36 ore ma in alcune zone ha raggiunto i 500 millimetri».

Il ministro ha preferito non esprimersi sul numero dei dispersi sperando che si possa trattare di un falso allarme. Musumeci ha poi riferito che per andare incontro al popolo emiliano romagnolo, il governo ha deciso di «sospendere gli obblighi fiscali per i cittadini». 

Nello Musumeci, aveva già parlato questa mattina a Radio24. Il ministro Musumeci ha elencato i numeri dei soccorsi in atto in Emilia-Romagna e ha affermato che «si stanno tenendo sotto controllo anche le dighe». Assicura poi il ministro che il «governo è pronto a intervenire per far fronte alle prime emergenze. Dieci milioni di euro sono già stati stanziati  per mettere la Regione nelle condizioni di intervenire per le prime spese. Poi andrà fatta una ricognizione più attenta sugli argini da ricostruire e sul sistema idraulico da rivedere, perché bisogna riadattarsi al cambiamento climatico».

Molti altri parlamentari ed esponenti del governo hanno pubblicato tweet di vicinanza alle popolazioni colpite tra cui l’inappropriato messaggio del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini – difatti cancellato – che ha comunicato di potersi occupare pienamente dei destini delle popolazioni colpite dall’alluvione visto che era inutile dedicare tempo al Milan che aveva giocato male e perso la semifinale di Champions League.

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