Un video inedito della più giovane tra le vittime, Kevin Laganà, può aiutare a fare chiarezza sugli ultimi minuti prima del tragico incidente. Avvalora la tesi della procura d’Ivrea che ipotizza il dolo per i due indagati, Antonio Massa e Andrea Girardin Gibin
Un video della più giovane tra le vittime di Brandizzo, Kevin Laganà, può aiutare a fare chiarezza sugli ultimi minuti prima del tragico incidente e avvalora la tesi della procura d’Ivrea che ipotizza il dolo eventuale per i due indagati Antonio Massa e Andrea Girardin Gibin, gli unici sopravvissuti.
Il filmato, che era stato solamente salvato e non pubblicato, è stato recuperato dall’account Instagram di Laganà da un parente in possesso dei codici d’accesso e consegnato alla procura dall’avvocato della famiglia, Enrico Calabrese.
Nel video si sente distintamente una voce che autorizza i cinque operai della Sigifer ad andare sui binari salvo spostarsi al suo fischio. «Se vi dico treno andate da quella parte», dice quella che sembra essere la voce di Antonino Massa, il tecnico Rfi col compito di scortare gli operai. A confermare che a parlare sia Massa è stato il fratello di Kevin Laganà, anche lui dipendente della Sigef.
Kevin chiede riferendosi al binario: «Questo è già interrotto?». Ma la replica è negativa: «No, passa l’autoscala, una volta che passa l’autoscala va bene», dice probabilmente Massa. La voce ha mandato la squadra di operai a lavorare sulle rotaie. Alla fine del video si vedono spalare pietrisco sotto i binari.
Di loro si salverà solo Gibin, il caposquadra, che riuscirà a buttarsi di lato al passaggio del treno. Per gli inquirenti Gibin si sarebbe dovuto rifiutare di mandare i suoi sottoposti a lavorare in una tale condizione di pericolo.
Più avanti, nel girato, Laganà sottolineerà nuovamente ai suoi colleghi: «Non abbiamo ancora l’interruzione».
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