Il crollo è avvenuto ieri in punto popolare per le escursioni e due comitive sarebbero state travolte dal ghiaccio. «Il governo deve riflettere su quanto accaduto» ha detto Draghi
Otto persone sono morte, altre nove sono rimaste ferite e 13 potrebbero essere ancora disperse dopo il crollo di un pezzo del ghiacciaio della Marmolada, in provincia di Trento. Inizialmente i dispersi erano 14 ma un cittadino austriaco è stato trovato dalle autorità consolari, come ha comunicato la provincia di Trento. Il crollo è avvenuto in un punto popolare per le escursioni e avrebbe coinvolto due gruppi di escursionisti che stavano salendo verso Punta di Rocca.
Dei sette morti, tre sono stati identificati, degli otto feriti due sono gravi, secondo quanto indicato dal presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti.
Tra le vittime ci sono tre italiani, un cecoslovacco, più un uomo ed una donna non ancora identificati. Fra gli italiani uno è originario della provincia di Vicenza, l'altro della provincia di Treviso ed erano entrambi guide alpine. Anche una terza persona identificata sarebbe veneta. Tra i dispersi inoltre ci sarebbe anche un uomo sui 50 anni di Alba di Canazei.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato a Canazei nel pomeriggio e ha incontrato i parenti delle vittime. «Sono qui a Canazei per rendermi conto di persona di quanto è successo. Il governo deve riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti perché quanto accaduto abbia una bassissima probabilità di succedere e anzi venga evitato» ha detto il premier in una conferenza stampa, attribuendo il dramma al «deterioramento dell’ambiente».
I dispersi
I dispersi sono 11 italiani e 8 stranieri. Circa 30 persone si sarebbero trovate nei pressi del ghiacciaio al momento del rollo. Il vento forto sta complicando le ricerche, al punto che l’elicottero del presidente del Consiglio Draghi non è potuto atterrare a Canazei ed è dovuto tornare a prima a Trento e poi, sempre a causa del maltempo, fino a Verona.
Draghi aveva in programma una visita alla cittadina ai piedi del ghiacciaio dove è stata allestita la centrale operativa dei soccorsi. Secondo le agenzie, Draghi raggiungerà Canazei in macchina. Con lui ci sarà il capo della protezione civile Fabrizio Curcio. Nel frattempo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, per esprimere cordoglio e vicinanza per la tragedia.
Secondo i soccorittori, le possibilità di trovare ancora in vita i dispersi sono poche. «Dobbiamo essere chiari: trovare qualcuno in vita con questo tipo di eventi è una possibilità molto remota perché l'azione meccanica di questo tipo di caduta è veramente impattante sulla persona», ha detto Alex Barattin, delegato del Soccorso alpino per la seconda zona Dolomiti-Bellunesi.
Secondo le informazioni del soccorso alpino, sulla zona sono intervenuti cinque elicotteri e le unità cinofile per accertarsi che non ci siano altri alpinisti coinvolti.
Il distacco del ghiaccio sarebbe stato causato dal cambiamento climatico: ieri sulla montagna detta la regina delle Dolomiti si era registrato il record dei 10 gradi in vetta.
Bilancio pesante
«Sono rimasti coinvolti alcuni escursionisti ed il bilancio sarebbe pesante – si legge in una nota della provincia di Trento -. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti sta raggiungendo Canazei dove è stato allestito un punto operativo».
Sul distaccamento del ghiaccio si è espresso anche l’alpinista altoatesino Reinhold Messner, che ha detto all’Agi: «Sono salito più volte sulla Punta di Rocca, ma non vado lì da tanti anni ormai. Il ghiaccio è quasi tutto andato, non c'è più ghiaccio. Questi seracchi cadono, certo, per la gravità, ma la causa vera, originaria, è il caldo globale, che fa sciogliere i ghiacciai e rende più probabile che si stacchi un seracco».
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha espresso «il più profondo cordoglio per le vittime del terribile crollo sulla Marmolada. Il governo è vicino alle loro famiglie e a tutti i feriti. Il Presidente Draghi è costantemente informato sull’andamento dei soccorsi dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dal Presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti, dal soccorso alpino, dai vigili del fuoco, dalle autorità locali, che ringrazia per il loro incessante lavoro», si legge in un comunicato.
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