Il ministro dell’Istruzione Bianchi ha deciso le nuove regole di svolgimento per l’esame di primo e secondo ciclo. Alla maturità tornano gli scritti in presenza e l’orale. Ora si attende il parere del l'ordinanza al Consiglio superiore della pubblica istruzione
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha deciso le nuove regole per lo svolgimento dell’esame di maturità e del primo ciclo. Tornano le prove scritte: quella classica del tema di italiano e una seconda prova sulla disciplina d’indirizzo che verrà scelta dalla commissione d’esame.
- Per la prova di italiano, che dovrebbe svolgersi il 22 giungo, sarà possibile scegliere tra sette tracce di tre diversi tipi: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
- La seconda prova, Il 23 giugno, diversa per ciascun indirizzo, avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Le discipline saranno comunicate al termine dell’iter formale delle ordinanze. Le singole commissioni d’esame si occuperanno di predisporla, in base a quanto svolto dalla classe e tenendo conto del percorso svolto dagli studenti.
- Poi ci sarà il colloquio orale, sul materiale scelto dai docenti, su educazione civica e sull’alternanza scuola-lavoro. L’orale potrà svolgersi anche a distanza, in caso di necessità di salute, che dovranno comunque essere documentate. Le prove scritte potranno valere fino a 40 punti, il colloquio fino a 20. I restanti 40 punti, del voto in centesimi, arriveranno dai crediti scolastici dell’ultimo triennio: 12, 13 e 15. L’ordinanza è stata già inviata al Consiglio superiore della pubblica istruzione, di cui si attende ora il parere.
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