Le amministrazioni locali hanno già adottato delle regole di contenimento dei contagi per le festività. Dall’obbligo di indossare le mascherine all’aperto in molte città, al divieto di vendita di qualunque bevanda, a parte l’acqua, in Campania
In attesa delle restrizioni anti-Covid che la cabina di regia presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi potrebbe adottare il prossimo 23 dicembre, molte città e regioni hanno già emanato delle ordinanze per prevenire la diffusione dei contagi nel periodo delle feste, tra Natale e Capodanno.
Tra le misure più gettonate da parte delle amministrazioni locali c’è sicuramente l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto e il divieto di eventi e feste in piazza, specie per evitare gli assembramenti della notte di Capodanno.
Obbligo delle mascherine all’aperto
La Campania è senz’altro la portabandiera dell’obbligo di mascherina all’aperto. Qui infatti l’obbligo, anche se disatteso nei comportamenti, non si è mai interrotto. Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha anche sollecitato le forze dell’ordine sul rispetto di questa regola, raccomandando di eseguire maggiori controlli e irrogare sanzioni, per assicurare che la misura sia osservata.
Le mascherine all’aperto sono previste anche in Veneto, l’obbligo è stato predisposto il 18 dicembre, con l’entrata della regione in zona gialla.
Dal 23 dicembre la misura scatterà anche nel Lazio e vale per tutto il territorio regionale. Non solo nelle vie del centro o in quelle più affollate, come era stato predisposto nella città di Roma da un’ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri, all’inizio del mese.
Stesso obbligo anche a Firenze, dove è entrato in vigore il 4 dicembre, dalle ore 10 alle ore 22, nelle aree della città considerate più a rischio di assembramenti, e resterà valido fino a fine anno. A Torino, invece, il sindaco Stefano Lo Russo ha imposto l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto 24 ore su 24 in centro; dalle 17 alle 6 del mattino nei luoghi della “movida” e infine in tutti gli altri luoghi dove si potrebbero creare gli assembramenti. Obbligo di mascherina all’aperto anche nelle vie del centro storico per Milano, Bologna, Venezia, Genova, Bergamo, Padova e Lecce.
Restrizioni nelle vie del centro
A Napoli, il sindaco Gaetano Manfredi ha predisposto il senso pedonale per la via dei presepi di San Gregorio Armeno. Inoltre la polizia municipale avrà la facoltà di decidere la chiusura delle strade del centro in caso di eventuali assembramenti.
Anche a Roma la Prefettura e autorità locali potranno transennare le vie del centro a fronte di una elevata concentrazione di persone.
A Firenze, il sindaco Dario Nardella ha predisposto un calendario di giornate per i sensi unici pedonali e lo stop alle auto, nelle strade dello shopping. Chiuso il mercatino di piazza Castello a Torino.
Divieto di feste al chiuso
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’ordinanza del del 19 dicembre, ha stabilito il divieto di feste al chiuso. Il riferimento va alle feste scolastiche, di laurea, di compleanno e di qualunque altro tipo che possano favorire la trasmissione del virus. Consentiti solo lo svolgimento di pranzi, cene e altri eventi comunque esclusivamente «in forma statica», cioè da seduti, e con l’obbligo di tenere la mascherina.
Divieto di feste all’aperto
Il divieto di feste al chiuso predisposto in Campania, non presuppone comunque una libertà di feste all’aperto, per la regione. Resta infatti il divieto di feste, eventi o altre manifestazioni nei luoghi pubblici all’aperto, sempre per evitare fenomeni di assembramento o affollamento. Nessun evento e nessun concerto, dunque, neanche per la notte di Capodanno. A Firenze, oltre al concertone, sono stati annullati tutti gli altri eventi previsti in città.
Annullati gli eventi di piazza del 31 dicembre anche a Bologna, Roma, Padova, Parma, Ravenna e Venezia, in alcune zone della Liguria, del Trentino e nell’intera regione Campania.
Divieto di vendita di bevande alcoliche e non alcoliche
Nell’ordinanza del 19 dicembre della Campania, con cui si sono vietate le feste al chiuso, è indicato che per i giorni 23, 24, 25 e31 dicembre 2021 e dalle 11 del 1° gennaio 2022 alle ore 5 del 2 gennaio, sono vietati anche i brindisi all’aperto e la vendita con asporto di bevande alcoliche e non alcoliche, ad eccezione dell’acqua. Il presidente ha raccomandato poi ai Comuni di adottare eventuali «provvedimenti di chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza».
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