- Guidate da Kateryna Prokopenko, moglie del comandante del reggimento Denis Prokopenko, le quattro donne sono arrivate a Roma per denunciare l’assedio per mano dell’esercito russo dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove al momento stanno combattendo i loro mariti.
- Hanno presentato una proposta di accordo chiara: vogliono un’evacuazione sicura per i membri del reggimento verso un paese terzo in cambio di garanzie scritte di non combattere più fino alla fine della guerra.
- Indubbiamente la visita è delicata politicamente, tanto che non sono state accolte nell’ambasciata ucraina a Roma ma in quella della Santa sede. «Sono in visita come cittadine ucraine, non come delegazione ufficiale. Le abbiamo incontrate per fornire supporto e contatti con la stampa italiana, ma le proposte che avanzano non sono in nome del governo», dicono dall’ambasciata ucraina presso la Santa Sede.
I misteri della visita in Italia delle mogli dei soldati di Azov


02 maggio 2022 • 21:06Aggiornato, 02 maggio 2022 • 21:32