A Monaco di Baviera, in Germania, un auto si è lanciata contro una folla durante un corteo del sindacato dei servizi Ver.di. Secondo le autorità tedesche ci sono almeno 28 feriti, tra cui anche dei minori. «Attualmente la cura dei feriti è la priorità assoluta», ha riferito la polizia della capitale bavarese. Secondo la Bild e Suddeutsche Zeitung è stato fermato un cittadino afghano di 26 anni.

«Il capo della polizia mi ha appena informato che un veicolo ha investito un gruppo di persone e purtroppo molte persone sono rimaste ferite, tra cui bambini. Sono profondamente scioccato. I miei pensieri sono con i feriti», ha detto il sindaco di Monaco Dieter Reiter (Spd). L’aggressore era a bordo di una Mini Cooper quando ha travolto la folla, riunita in una manifestazione sindacale. Successivamente è stato arrestato dalla polizia bavarese nella zona di Dachauer Strasse. «Non rappresenta più alcun pericolo», hanno riferito gli agenti senza fornire ulteriori informazioni o dettagli. Gli inquirenti sono a lavoro per verificare quanto accaduto e per capire la matrice dell’attacco. «È in corso una vasta operazione di polizia vicino alla stazione centrale», ha detto un portavoce. Al momento si segue la pista dell’attentato terroristico. L’ultimo avvenuto in Germania risale allo scorso dicembre quando un auto si è schiantata contro i mercatini di Natale di Magdeburgo.

L’allerta è alta in città dato che domani è in programma proprio la conferenza sulla Sicurezza a cui parteciperanno anche il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Cosa sappiamo finora

Secondo quanto riporta Bild, intorno alle 10.30 di questa mattina la persona alla guida avrebbe accelerato e poi si sarebbe lanciata contro i manifestanti. Ora gli inquirenti dovranno chiarire se l’uomo abbia deliberatamente investito la folla o se si sia trattato di un incidente. 

«Seguo con attenzione l'evoluzione della situazione a Monaco di Baviera dove un'auto si è scagliata sulla folla. Ho parlato con il nostro Console. Sono in corso le verifiche su eventuale coinvolgimento di connazionali», ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

La tensione sale nel paese a dieci giorni dall’elezioni federali del prossimo 23 febbraio.

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