26 maggio 2021 • 10:00Aggiornato, 26 maggio 2021 • 18:57
Nel 2008 la soffiata arriva da una “fonte confidenziale” e provoca il panico. Perché allude a «movimenti sospetti di denaro» in entrata e in uscita da una delle società dell’imprenditore più famoso dell’isola, Antonello Montante.
Il maresciallo Francolino inizia la sua indagine. Ma non ne conoscerà mai l’esito perché, accuratamente nascosta, resterà per quasi dieci anni nei cassetti della Dia. Insabbiata.
I magistrati di Caltanissetta l’hanno ripescata dagli archivi alla vigilia della cattura di Montante per associazione a delinquere, corruzione, intercettazioni illegali, dossieraggio.
Giornalista. Si occupa di mafia e Sicilia. Corrispondente da Palermo di Repubblica dal 1982. Nel 1995 ha scritto con Giuseppe D'Avanzo La giustizia è cosa nostra dedicato al giudice Corrado Carnevale. L'anno successivo i due giornalisti hanno scritto Rostagno: un delitto tra amici, dedicato all'omicidio di Mauro Rostagno, uno dei fondatori di Lotta Continua. Nel 2004 è stato uno degli sceneggiatori della miniserie televisiva Paolo Borsellino.Quell'anno è stato inviato per il suo giornale in Iraq. Nel 2007 ha scritto, di nuovo assieme a Giuseppe D'Avanzo, Il Capo dei capi, su Totò Riina. Nel 2008 ha pubblicato con BUR Parole d'onore in cui racconta storie di Cosa nostra tramite le voci stesse dei mafiosi.