In un comunicato, Wikimafia ha detto di avere chiesto «trasparenza sui capitali che saranno investiti in città», ma anche «che lo stadio di San Siro non sia oggetto dell’ennesima speculazione edilizia a favore di sconosciuti»
L’appello 'Trasparenza X San Siro', lanciato da WikiMafia lo scorso luglio e che vede come primo firmatario il professore e sociologo Nando dalla Chiesa, ha superato quota mille firme. Per questo motivo il 1° febbraio sono state inviate al sindaco di Milano, Beppe Sala, e al presidente del Consiglio comunale, Lamberto Bertolé, le 1087 firme raccolte, comprensive dei primi 18 firmatari. In un comunicato, Wikimafia ha detto di avere chiesto «trasparenza sui capitali che saranno investiti in città», ma anche «che lo stadio di San Siro non sia oggetto dell’ennesima speculazione edilizia a favore di sconosciuti». Come riportato da Domani, gli interessi economici in gioco sulla costruzione del nuovo stadio milanese sono molti e la situazione ha varie potenziali criticità.
Il tema della trasparenza dei capitali, prosegue l'associazione antimafia e prima enciclopedia antimafia in Italia, «è un tema che Milano si trascina dagli anni Ottanta e che sempre più negli ultimi anni ha dimostrato di essere centrale per prevenire anche tentativi di riciclaggio di denaro sporco da parte delle organizzazioni di stampo mafioso, oramai elemento strutturale del tessuto socio-economico lombardo». Da questo punto di vista Wikimafia ha definito «pregevole» il lavoro svolto dal presidente della Commissione antimafia del Consiglio comunale di Milano, David Gentili, in questi anni. L’associazione ha detto di volere «accendere i riflettori su tutte le società e i fondi impegnati nelle c.d. 'riqualificazioni urbane' di Milano, pretendendo estrema trasparenza anche e soprattutto sui lavori per le Olimpiadi Milano-Cortina e gli scali ferroviari».
Milano come apripista
Secondo WikiMafia, Milano, per la sua storia e la sua tradizione civica e imprenditoriale, «può e deve essere apripista per l’Italia e l’Europa verso un nuovo assetto dell’economia che riduca quelle opacità e storture sistemiche che hanno consentito negli anni ad alcune note formazioni predatorie, nelle quali erano comprese spesso anche organizzazioni mafiose, di rafforzarsi a scapito del tessuto sano e innovativo della società e del mondo imprenditoriale».
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