Quasi sicuro il passaggio di Piemonte in arancione mentre Emilia Romagna e Molise rischiano la zona rossa. Torna in zona gialla la Liguria. Le misure entreranno in vigore a partire da lunedì e non più da domenica
Oggi pomeriggio l’Istituto superiore di sanità pubblicherà il bollettino settimanale sull’andamento dell’epidemia di Covid-19, il documento che entro stasera sarà utilizzato dalla cabina di regia e dal ministro della Salute Roberto Speranza per determinare gli spostamenti delle regioni nelle varie fasce di colore.
Tra le regioni che hanno già annunciato il passaggio in arancione ci sono le Marche e la Lombardia. Appare scontato anche il cambio di colore per il Piemonte, dove l’indice Rt ha superato il livello 1. Il presidente della Basilicata, Vito Bardi, ha invece annunciato il ritorno della regione in zona rossa mentre il suo omologo del Molise, Donato Toma, ha detto di avere a sua volta chiesto alle autorità nazionali di attuare lo stesso cambio di colore nella sua regione. Potrebbe passare in zona rossa anche l’Emilia-Romagna che potrebbe comunque vedere ampliate le zone rosse provinciali sul suo territorio (il presidente della regione Stefano Bonaccini ha già deciso il passaggio in zona “arancione scuro” della provincia di Bologna). Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, ha invece annunciato il ritorno della regione in zona gialla.
Da questa settimana, il passaggio di colore diventerà effettivo da lunedì invece che da domenica, una richiesta fatta dalle regioni per non far perdere agli operatori economici i proventi della domenica (il principale effetto del passaggio in arancione è la chiusura di bar e ristoranti per tutto il giorno, non solo a partire dalle 18).
Complessivamente, il bollettino che sarà pubblicato nel pomeriggio dovrebbe riflettere il peggioramento dell’epidemia in quasi tutto il paese, con l’accelerazione dei contagi e quella dei ricoveri in terapia intensiva, questi ultimi concentrati in alcune regioni.
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