Dopo il bronzo di Tokyo, una prima volta olimpica per le spadiste italiane. Che battono le francesi 30-29 in quella che è solo la seconda finale tutta europea della scherma dall’inizio di queste Olimpiadi
Non hanno fatto solo l’impresa, sconfiggendo in casa le francesi in un Grand Palais tutto esaurito. Le azzurre della spada hanno anche fatto la storia. La loro è una prima volta: alle Olimpiadi l’Italia non aveva mai vinto l’oro a squadre nella spada.
Dopo aver battuto lEgitto 36-29 e aver dominato sulla Cina in semifinale (45-24), le schermitrici italiane hanno battuto la Francia per 30-29 in una finale aperta fino all’ultimo momento, decisa solo all’overtime dopo il 29-29 dei nove assalti regolamentari.
’Nove assalti, con il ritmo veloce e incalzante della spada. Che ha regole molto più semplici di fioretto e sciabola. Tutto il corpo è bersaglio, gli arbitri non devono decidere di precedenze, attacchi, parate e risposte: conta solo toccare, conta solo far accendere la luce del colore giusto.
Nove assalti in cui Rossella Fiamingo, argento individuale a Rio de Janeiro, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio e Mara Navarria si sono sfidate con Marie-Florence Candassany, Auriane Mallo-Breton, Coraline Vitalis e Alexandra Louis-Marie.
La storia
È la terza medaglia olimpica a squadre per le azzurre della spada, arma in cui le italiane sono state storicamente meno fortunate che nel fioretto: un solo titolo mondiale, contro i 18 del fioretto (disciplina in cui però le donne gareggiano da molto più tempo).
L’Italia era arrivata seconda nel lontano 1996, anno in cui la gara è stata introdotta ai Giochi olimpici. Mentre a Tokyo Fiamingo, Navarria e Santuccio, con Federica Isola, avevano vinto il bronzo.
Quella olimpiade non era stata molto fortunata per la scherma italiana, con la cocente delusione delle azzurre fuori dal podio nel fioretto individuale. Un copione che si è ripetuto anche a Parigi, con la medaglia di legno di Alice Volpi e con Arianna Errigo e Martina Favaretto entrambe sconfitte 15-14 ai quarti.
Dopo il bronzo di Luigi Samele nella sciabola e l’argento di Filippo Macchi nella contestata finale di fioretto, l’Italia guadagna un’altra medaglia di peso. In uno sport che quest’anno ha visto una progressiva marginalizzazione dell’Europa: il primo oro europeo è arrivato solo lunedì sera, dopo la sfida tutta in blu nella finale di sciabola femminile tra le francesi Manon Apithy-Brunet e Sara Balzer.
Mercoledì sarà il turno della sciabola maschile, mentre giovedì le fiorettiste avranno modo di rifarsi dopo le prove di domenica.
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