Il ministero della Difesa turco ha confermato questa mattina la partenza di altre tre navi che trasportano grano e altri cereali dai porti ucraini verso la Turchia. Nei porti turchi verranno ispezionate per poi proseguire il loro viaggio verso altri porti internazionali. Si stima che le tre navi contengano 58mila tonnellate di mais. 

Le tre navi

Si tratta delle navi Navistar, Rojen e Polarnet. La Navistar e la Rojen sono partire dal porto di Odessa, mentre la Polarnet dal vicino porto di Chornomorsk. Oleksandr Kubrakov, ministro delle Infrastrutture ucraino, ha twittato che bisogna riuscire a far partire «cento navi al mese per essere in grado di esportare il volume necessario di prodotti alimentari». 

Da Ankara fanno sapere che le tre navi sono dirette in Gran Bretagna, Irlanda e Turchia. I movimenti delle navi sono monitorati dal centro di coordinamento istituito a Istanbul dove sono presenti delegati di Ankara, Kiev, Mosca e Onu.

La Navistar, battente bandiera panamense, che trasporta 33mila tonnellate di cereali, è diretta in Irlanda. La Rojen, battente bandiera maltese, che trasporta 13mila tonnellate di cereali, è diretta in Gran Bretagna. La nave turca Polarnet, che trasporta 12mila tonnellate di cereali, è diretta a Karasu in Turchia. Una volta arrivate nei pressi della costa turca, le imbarcazioni saranno ispezionate dai delegati del centro di coordinamento di Istanbul.

Una quarta nave, la Fulmar S battente bandiera delle isole Barbados, è stata ispezionata dai delegati del centro di coordinamento, perché diretta al porto ucraino di Chornomorsk dove sarà caricata di cereali da esportare. A riferirlo sempre fonti del ministero della difesa turco. 

L’accordo

Pochi giorni fa era salpata la prima nave che trasportava cereali e grano fuori dall’Ucraina dall’inizio della guerra. La nave diretta in Libano ha fatto scalo mercoledì scorso in Turchia, a Istanbul, per poi proseguire. Le esportazioni di cereali e mais ucraino stanno ricominciando grazie agli accordi di Istanbul tra Russia e Ucraina, stipulati il 22 luglio anche grazie alla mediazione turca e delle Nazioni unite. 

La ripartenza delle esportazioni ucraine dovrebbe alleviare la profonda crisi alimentare, che già ha colpito diversi paesi del medio oriente e nord Africa, nonché aiutare la situazione economica e sociale ucraina. Si stima però che siano ancora tantissime le scorte presenti nei silos dei porti ucraini. Sarebbero stipati 20 milioni di tonnellate di cereali da smaltire rapidamente per poter accumulare nuovo grano. 

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