Sono stati identificati dai carabinieri i quattro presunti autori dell'aggressione alla coppia gay avvenuta nei giorni scorsi a Roma. Secondo quanto si apprende, si tratterebbe di tre uomini e una donna, poco più che ventenni e incensurati. I due ragazzi, accompagnati dall'avvocato, sarebbero stati risentiti stamattina dai carabinieri dell'Eur e avrebbero riconosciuto dalle foto i quattro. Nelle prossime ore dovrebbe essere inviata un'informativa in Procura.

«Quattro persone (tre uomini e una donna) sono scese dall’auto e li hanno picchiati, mentre tra loro si dicevano “Guarda sti fr**i”. Antonio è stato colpito con una cintura, calci e pugni, mentre la donna ha colpito entrambi alla testa. Pubblichiamo il video. per chiedere a chi li riconosce di segnalarli alla nostra Gay Help Line 800 713 713 o alle forze dell’ordine», aveva denunciato pubblicamente il servizio Gay Help Line 800 713 713 che ha raccolto la denuncia dei due ragazzi aggrediti.

Da una prima ricostruzione, sembrerebbe che tutto sia nato da una lite stradale poi degenerata con calci, pugni, insulti omofobi nei confronti della coppia gay. Le violenze immortalate in un video poi diffuso dal gay Center. In particolare, i due giovani stavano attraversando la strada quando è arrivata la macchina con a bordo i quattro.

Sul caso si sono espressi diversi esponenti politici, l’ultima è Carolina Morace europarlamentare del Movimento Cinque stelle: «Sono personalmente scioccata dall’aggressione omofoba a suon di cinghiate e pugni subita da due ragazzi a Roma. Le immagini diffuse da Gay Center testimoniano un degrado culturale e sociale che dobbiamo contrastare con strumenti nuovi e più potenti», ha scritto in una nota. «Auspichiamo che i responsabili di questa vile azione squadrista vengano riconosciuti e che possano rispondere alla giustizia – ha aggiunto. Servono tuttavia percorsi di educazione nelle scuole e va aggiornato l’elenco dei cosiddetti eurocrimini: per questa ragione presenterò una interrogazione alla Commissione europea chiedendo una proposta legislativa che includa esplicitamente i motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere. L’omofobia deve diventare reato europeo».

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