L’avvocato milanese, già sindaco del capoluogo lombardo, deputato e attualmente europarlamentare, è arrivato a Locri in Tribunale, ad apertura d’udienza Lucano ha proceduto alla sua nomina
Giuliano Pisapia è il nuovo difensore di Mimmo Lucano. L’avvocato milanese, già sindaco del capoluogo lombardo, deputato e attualmente europarlamentare, è arrivato ieri a Locri in Tribunale, ad apertura d’udienza Lucano ha proceduto alla sua nomina.
Pisapia sostituisce il professor Antonio Mazzone, scomparso recentemente, che insieme all’avvocato Andrea Daqua costituiva il precedente collegio difensivo. La nomina di Pisapia è una indubbia svolta in un processo che sta segnando numerosi punti a favore della difesa.
Soprattutto nella penultima udienza, che ha visto letteralmente crollare il “supertestimone” dell’accusa. Si tratta di un commerciante di Riace, che aveva accusato l’ex sindaco di averlo minacciato per fargli firmare fatture false. Il teste, sentito come persona informata dei fatti, e non come imputato di reato come chiedeva la difesa di Lucano, si è più volte contraddetto. Interrogato dall’avvocato Daqua, ha avuto difficoltà nel delineare tempi, modi e luogo delle minacce subite.
Dalle prossime udienze saranno sentiti i testi della difesa, tra questi il funzionario della prefettura di Reggio Calabria che scrisse una delle relazioni sul “modello Riace”. Era un’analisi che metteva in evidenza le caratteristiche positive della gestione dell’accoglienza, per questo motivo, secondo Lucano e i suoi avvocati, venne chiusa in un cassetto per mesi. I difensori dovettero appellarsi alla procura della repubblica di Reggio Calabria per poterla avere.
Giuliano Pisapia conosce l’esperienza di Riace. Quando Lucano venne arrestato nel 2018, gli espresse solidarietà e vicinanza. «Conosco lui e il suo costante impegno per dare speranza a chi fugge dalla guerra, dalla fame e dalla violenza. Mimmo Lucano in questi anni ha cercato sempre di essere amico della sua comunità A lui va la mia solidarietà». Oggi è il suo avvocato.
«Nei giorni scorsi - è il suo unico commento dopo la nomina - mi è stato richiesto di assistere Mimmo Lucano. Ho dato la mia disponibilità anche perché ero stato a Riace e avevo apprezzato l’accoglienza e la volontà di integrazione. Oggi Lucano ha fatto la mia nomina a fianco dell’avvocato Andrea Daqua. Il dibattimento è iniziato nel giugno 2019 con numerose udienze. Sto esaminando gli atti processuali».
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