Il premio Nobel 2024 per la letteratura è stato assegnato alla scrittrice sud coreana Han Kang per «la sua intensa prosa poetica che confronta traumi storici e mette in luce la fragilità della vita umana». L’autrice 53enne autrice è nata a Gwangju edè  figlia del romanziere Han Seung-Won. Il suo capolavoro “La vegetariana” aveva ottenuto il Man Booker prize nel 2016, il testo è edito in Italia per Adelphi. Nel libro racconta la storia di Yeong-hye che dopo un sogno bizzarro decide di smettere di il suo  mangiare, cucinare e servire carne, scelta che la sua famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti.

L’ultimo libro di Kang tradotto in italiano è “L’ora di greco” e racconta l’incontro tra una donna che non parla più e un insegnante di greco che sta perdendo la vista. 

Diversi autori hanno raccontato quanto l’assegnazione di un Nobel possa cambiare la loro vita. Il vincitore dell’edizione 2023, Jon Fosse, aveva raccontato che subito dopo il premio il la sua casella mail aveva cominciato a riempirsi di messaggi, lettere e inviti a partecipare a incontri e conferenze, rovinando la sua quotidianità e anche il modo in cui era abituato a condurre la sua vita. 

Non cambia solo la vita degli autori, ma anche quella delle case editrici. Un recente caso è quello del Nobel per la Letteratura assegnato nel 2022 ad Annie Ernaux, autrice francese decisamente prolifica, i cui diritti in Italia erano stati acquisiti da una casa editrice indipendente: l’Orma. 

Un altro caso è quello della casa editrice svizzera Kampa Berlag, nata nel 2018 aveva subito acquistato i diritti per pubblicare i libri dell’autrice polacca Olga Tokarczuk.  Per l’editore la sua «grandezza era evidente, ma era stato difficile vendere la sua opera al pubblico parlante tedesco». L’opera principale di Tokarczuk “I libri di Jakub” era stata pubblicato per il mercato germanofono dieci giorni prima dell’assegnazione del Nobel e aveva venduto solo 1200 copie, il giorno dopo il premio tutte le tremila copie che erano state stampate erano andate sold out in pochissimo.  

Tuttavia, nonostante il Nobel sia un fattore d’influenza, non è l’unico. Un ruolo importante è anche giocato dai media, da quanto scelgono di pubblicizzare un dato titolo e dare spazio all’autore, anche questa è una componente fondamentale per l’incremento delle vendite delle copie dei libri degli autori insigniti dell’onorificenza letteraria. 

Il toto Nobel ha sbagliato 

Non è possibile conoscere quali siano i candidati al premio Nobel, la lista dei cinque finalisti viene svelata dopo cinquant’anni dalla vittoria. A questa mancanza suppliscono i siti di scommesse dove gli utenti della rete possono puntare sull’autore che ritengono più probabile. Quest’anno nell’elenco figuravano autori come Michel Houllebecq – inserito dal New York Times nella lista dei 100 autori del secolo – Mircea Cartarescu e Thomas Pynchon. Il nome di Kang  non era presente. 

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